Continua la rassegna artistica multidisciplinare sui linguaggi del contemporaneo di “Collagene- Proteine Culturali”, in via del Porto 11/2, e presentiamo qui le due date di novembre, rispettivamente l’11 e il 18. La prima data ospiterà la performance teatrale “WOE- Wastage of Events” di Giacomo Lilliù, Lapis Niger e il collettivo Ønar, e a seguire il progetto installativo “Tundra” di Jacopo Casamenti; la seconda invece presenterà tre diversi progetti: una rielaborazione dell’Orlando Furioso del collettivo Astolfo 13, un progetto illustrativo sperimentale di ATHENA e, infine, uno spettacolo musicale del Collettivo Soniche 2022.
Le performance di Collagene «da vivere», i dettagli
L’11 novembre, due progetti che indagano entrambi lo spazio fisico ma attraverso linguaggi differenti: il primo alle 20.30, è una performance teatrale dal titolo WOE – Wastage of Events di Giacomo Lilliù, Lapis Niger e il collettivo Ønar; Una performance teatrale in «cui gioca molto sull’assonanza tra realtà virtuale e live» spiegano le curatrici Carolina e Alessandra in diretta nei nostri studi. Il regista e attore Giacomo Lilliù incontra l’illustratore Napo degli Uochi Toki e la compositrice e sound designer Giulia Rae per un tour fra rovine poligonali e residui di inconscio collettivo, illuminati da un sole elettrico. II titolo è una citazione da The Cage, rivoluzionario graphic novel di Martin Vaughn-James in cui, tra edifici e artefatti derelitti dell’umano, aleggia solo l’assenza. Allo stesso modo, in WOE non compaiono interlocutori o personaggi in cui specchiarsi, ma l’unico punto di vista disponibile è quello dello spettatore. II viaggio parte da un deserto tridimensionale per raggiungere luoghi liminali e cangianti: aule di scuola, autobus, piscine, anfiteatri, in cui ogni cosa appare sospesa. L’unico elemento in movimento é un cursore che danza tracciando graffiti tridimensionali nell’aria, segni tra I’indizio e I’atto vandalico. Per i corridoi aleggia un tappeto sonoro d’ambiente e una voce distorta che parla di file aperti e cancellati, supporti di memoria, di soglie in atto di chiudersi. Il secondo, Tundra di Jacopo Casamenti, è un progetto installativo site-specific che l’artista cucirà su misura per lo spazio DAS. Nel progetto l’autore intende sollecitare, attraverso espedienti scultorei e multimediali, l’attenzione riguardo un habitat che, come tutti quelli polari, sta andando in deperimento. La crisi climatica e la biodiversità sono il tema centrale della performance. L’allestimento si svilupperà a non più di 90 cm dal suolo, poiché la vegetazione della Tundra non supera quell’altezza a causa delle bassissime temperature.
La data del 18 novembre invece presenterà ben tre progetti, molto diversi tra loro: Astolfo 13 del collettivo Astolfo 13 propone una riscrittura e una rielaborazione in chiave contemporanea di alcuni episodi dell’Orlando furioso, con una colonna sonora che mescola musica elettronica, elettroacustica e strumenti popolari, assieme a sonorità medievali; Rapsodia di ATHENA è un progetto illustrativo sperimentale, un viaggio nelle forme e nei colori per immergersi nel mondo immaginativo dell’artista «in cui la dimensione del sogno e la materialità si ibridano tra loro, dando vita a questo progetto»; infine, il Collettivo Soniche 2022, una ensemble musicale di cinque musicisti che offre alla rassegna la restituzione pubblica della residenza gestita e promossa dal Centro Musica del Comune di Modena; il progetto è stato curato da Riccardo La Foresta.
«Un aspetto interessante di Collagene è il fatto che avvengano più progettazioni multidisciplinari in contemporaneo, non è una mera sequenza cronologica. Chi arriva a Das durante le serate di Collagene sa che si immergerà in un ambiente artistico e sperimentale a tutto tondo» spiegano Carolina e Alessandra. «Il filo conduttore che li unisce non è tematico, ma è l’indagine dello spazio. La maggior parte sono progetti site-specific, che si adattano cioè al luogo in cui vengono svolti […], le progettazioni che presentiamo attingono a linguaggi diversi […] e metterli in uno stesso spazio è un po’ il senso di Collagene». Le curatrici aggiungono inoltre che i progetti accolti da Collagene non sono sempre già compiuti, ma spesso gli artisti che si trovano insieme nella residenza artistica mettono da parte le loro intenzioni iniziali, si influenzano e collaborano tra loro, modificando sul momento i loro progetti.
L’apertura sarà alle ore 18.00 e si potrà accedere registrandosi su Eventbrite. L’ingresso è gratuito con tessera Arci.
ASCOLTA L’INTERVISTA A CAROLINA ALTILIA E ALESSANDRA MAROLLA: