In un contesto di politica internazionale sempre più desolante, segnato dal conflitto israelo-palestinese e dalla guerra in Ucraina, resistono realtà che si oppongono con forza. Partiti della sinistra extraparlamentare, uniti ad associazioni e iniziative locali, si riuniranno, per la prima volta dopo tempo in un presidio questo venerdì, per chiedere il cessate il fuoco e la tregua immediata sia in Palestina che in Ucraina.

Il presidio contro la guerra e la Nato in Palestina e Ucraina

La guerra, ormai divenuta una presenza quotidiana nelle nostre vite, le scelte incoerenti di una classe dirigente inadeguata, l’economia bellica. Per queste ragioni, venerdì pomeriggio alle 18.00, si terrà in piazza San Francesco un presidio, seguito da un possibile corteo, dal nome “No alla Guerra, No alla Nato!“. Parteciperanno diverse realtà, membri di un fronte unitario per la pace in costante espansione, tra cui Sinistra Unita per Bologna, Unione Popolare, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista, Giovani Comuniste/i, Partito Comunista Italiano, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Pratello R’Esiste, Marx21 e Venti Pietre.

«Rilanciamo un’iniziativa anche a Bologna, portata avanti da uomini e donne di sinistra che non intendono restare indifferenti a quanto sta accadendo oggi, sia in Ucraina che in Palestina. Pensiamo che sia necessario ripartire, per entrambi i conflitti, da un immediato cessate il fuoco e una tregua, favorendo un dialogo diretto tra Ucraina e Russia senza ingerenze da parte degli Stati Uniti e dei paesi NATO, desiderosi di perpetuare la guerra per ragioni economiche», ha dichiarato Michele Terra di Sinistra Unita ai nostri microfoni.
«Proporremo inoltre un’iniziativa cittadina, chiedendo innanzitutto al Comune e al sindaco di accogliere i civili profughi palestinesi, come giustamente è stato fatto l’anno scorso per i civili ucraini», ha concluso Terra.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MICHELE TERRA: