Apre ufficialmente oggi Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi, esposizione allestita al MamBO per volontà dell’Istituzione Bologna Musei e dello stesso collezionista. Una mostra organizzata per celebrare Morlotti, pittore scomparso nel ’92, attraverso il confronto con la sua più importante fonte di ispirazione: Giorgio Morandi.

Morandi e Morlotti a confronto al MamBo

All’interno della galleria dedicata al più noto pittore bolognese della contemporaneità, fino all’8 gennaio trovano posto i quadri dell’erede Ennio Morlotti. Prosegue quindi il percorso di valorizzazione della collezione Merlini attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi a quella di altri importanti artisti. Tra i vari, risulta estremamente riuscito il dialogo con Morlotti che dal ’42, dopo aver conosciuto l’opera di un Morandi degli anni ’20, si è dedicato alle nature morte e allo studio di luce. Con il lavoro della curatrice e conservatrice della collezione Merlini Mariella Gnani e con la guida del catalogo Silvana Editoriale curato da Fabrizio d’Amico sull’opera morlottiana, la mostra vuole incitare l’osservatore a cogliere l’importante devozione dell’artista per il maestro bolognese e Cézanne. Morlotti, infatti, risulta essere la sintesi tra i due progetti, lontani nel tempo e nello spazio ma accomunati dalla scientificità e dal metodismo rivolti agli studi di forme e luce. Morandi incontra Cézanne nell’opera morlottiana in cui le nature morte sono accese da pennellate di rosso che emergono dal fondo come dichiarato omaggio al pittore francese. Particolarmente esplicative dell’intenzionalità dietro all’attività di Morlotti sono gli oli e i pastelli della serie Rocce. “Nelle rocce è condensato il nostro presente, passato e futuro” è, infatti, una citazione dello stesso pittore con cui Mariella Gnani sottolinea l’intensità delle eredità artistiche di Morlotti. La mostra tenta di far emergere la sua opera come una stratificazione di un passato, presente e futuro condensati nella grande intensità materica e ricchezza cromatica distintive di ogni tela.

Egidia Morabito