La disoccupazione si attesta al 12,9% a gennaio secondo i dati Istat. Una cifra che non si toccava dal 1977. Quella giovanile supera abbondantemente il 40%. Per Giorgio Airaudo, deputato Sel, e con un lungo passato nella Fiom, serve subito un piano straordinario per il lavoro.

L’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso oggi i dati sulla disoccupazione nel nostro paese. La situazione è drammatica. Con gli attuali 3,3 milioni di disoccupati si sono raggiunti i livelli del 1977 e non sembrano vedersi miglioramenti all’orizzonte. Se l’uscita dalla crisi è vicina, come continuano a ripetere quanti si avvalgono del timido +0,7% del Pil, di certo non è dal lavoro che arrivano i segnali. 

Ai disoccupati “si devono agguingere i 3 milioni di scoraggiati e i 3 milioni di sottopagati, cioè chi non raggiunge i 1033 euro al mese (che l’Istat considera la soglia di povertà per nucleo familiare), quindi il problema riguarda circa 9 milioni d’italiani.” dice ai nostri microfoni Giorgio Airaudo, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà.

Serve un piano straordinario per il lavoro che incrementi l’occupazione netta e non la sostituzione di manodopera. -continua Airaudo-.Serve un New Deal italiano, un New Deal europeo. Bisogna sbloccare subito le commesse pubbliche, mettere in sicurezza il territorio. Un intervento diretto del pubblico per creare lavoro e occupazione, insomma.”

Anche alla Riforma Fornero, Airaudo non risparmia critiche. “Occorre rimettere mano alla riforma delle pensioni che è il vero ostacolo, è ciò che fa crescere la disoccupazione giovanile, perchè blocca la ruota della sostituzione.”

Poche le speranze riposte nel governo Renzi. “Non so se questo governo sia in grado di farlo (cambiare la Riforma Fornero, ndr), visto che è un governo che si regge sugli assi del centrodestra, il piccolo centrodestra per governare, il grande per le riforme.”

“La disoccupazione durerà più a lungo della crisi economica. -avverte serio Giorgio Airaudo- Anche se la crisi economica finisse domattina, per riassorbire i 9 milioni cui facevo riferimento, ci vorrebbero dai 20 ai 25 anni.”