Nel giorno del via dello “Sciopero dei Forconi” a Bologna si mobilita il movimento anti-Equitalia. I manifestanti si sono radunati davanti alla sede di Equitalia e da lì è partito il corteo verso Palazzo D’Accursio, dove si attende il Consiglio Comunale.

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Nel giorno in cui si mobilitano i “Forconi”, anche da Bologna si alza un grido di allarme. E’ iniziata alle 9 di questa mattina la protesta contro Equitalia e contro il sistema bancario e monetario. I manifestanti si sono ritrovati in Piazza Liber Paradisus, per radunarsi successivamente sotto la sede di Equitalia di via Tiarini. Da lì ha preso avvio il corteo alla volta di Piazza Maggiore, dove i manifestanti intendono far sentire la loro voce a Palazzo D’Accursio. L’obiettivo è interrompere il Consiglio Comunale delle 15, mantenendo tuttavia un atteggiamento pacifico e non violento.

“Governo: mandante, banche: usurai e assassini, Equitalia luridi sicari: più di 2200 suicidi in 24 mesi = strage di stato”, è quello che si legge su uno dei tanti striscioni e cartelli portati dai manifestanti. “Il nemico è la classe politica serva dei banchieri”, recita un altro. E ancora: “Adesso basta. Fuori dalle istituzioni parassiti, ladri e comitati d’affari”.

In testa al movimento Elisabetta Bianchi, presidente del gruppo Anti-Equitalia, e fondatrice dello sportello “anti-suicidi”. Queste le sue parole: “Siamo cittadini esausti. Abbiamo colto l’occasione di manifestare in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato che rende illegittimi 767 dirigenti di Equitalia su 1143”. Per questo motivo chiede a questi dirigenti “quali sono i loro premi di produttività in base al loro stipendio fisso e la loro dichiarazione dei redditi”. Una prova di trasparenza, insomma: “tutto quello che loro chiedono a noi, oggi lo vogliamo chiedere noi a loro”.