Sono in arrivo proroghe e novità significative per “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796-1915”, l’ampia rassegna espositiva che esplora la pittura felsinea dall’epoca napoleonica fino all’inizio della Grande Guerra. Ne parlammo al tempo dell’inaugurazione. L’evento, ideato e coordinato dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo Civico del Risorgimento, è curato da Roberto Martorelli e Isabella Stancari, e coinvolge 18 sedi pubbliche e private tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in Persiceto.

Le proroghe nelle varie sezioni

La rassegna, inzialmente prevista fino al 30 giugno, è stata prolungata. Vediamo le diverse date sezione per sezione.

La mostra “Lo sviluppo del talento”, a cura di Dante Mazza e ospitata presso la Fondazione Collegio Artistico Venturoli, con chiusura prevista i per il 15 giugno, è stata prorogata fino al 6 luglio.

Dal 30 giugno, saranno prorogate fino al 7 luglio 2024 le sezioni “Figure e paesaggi dell’Ottocento” presso le Collezioni Comunali d’Arte, a cura di Isabella Stancari, e “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796-1915”, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari, visibile presso il Museo Civico del Risorgimento.

Inoltre, la mostra “Da Felice Giani a Luigi Serra. L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in collaborazione con Genus Bononiae e curata da Angelo Mazza, presso Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni, è stata ulteriormente prorogata fino al 28 luglio.

Chiusura molto prolungata per la personale “Mario De Maria detto ‘Marius Pictor’ (1852-1924). Ombra cara”, a cura di Francesca Sinigaglia e promossa dal Museo Ottocento Bologna in occasione del centenario della morte del pittore, rimarrà aperta fino al 9 settembre.

Per le restanti sedi, rimangono validi i periodi di apertura già comunicati, consultabili sul sito web www.museibologna.it/risorgimento. Inoltre, per favorire una più ampia fruizione del progetto espositivo diffuso, presentando il biglietto di ingresso di una delle sedi, si potrà accedere a tariffa ridotta nelle altre sedi partecipanti fino alla conclusione della mostra.

I nuovi appuntamenti

Oltre alla possibilità di scoprire o tornare a visitare le mostre prorogate, il calendario delle attività collaterali si arricchisce di quattro nuovi appuntamenti. Due visite guidate alla mostra in corso al Museo Civico del Risorgimento, che dà il titolo all’intera rassegna, sono previste per venerdì 5 luglio con Isabella Stancari e domenica 7 luglio con Roberto Martorelli. Domenica 8 settembre, in occasione del compleanno di Mario De Maria, ci saranno due eventi speciali: alle ore 14.30 una visita guidata “Le parole dell’ombra e della luce. Alla ricerca di Marius Pictor” condotta da Roberto Martorelli e Francesca Sinigaglia presso il Cimitero Monumentale della Certosa, e alle ore 17.45 una visita guidata “Mario De Maria. Il ‘pittore delle lune'” al Museo Ottocento Bologna.

La più vasta indagine monografica mai realizzata sulle origini e le evoluzioni della modernità artistica a Bologna è stata avviata a partire dalla pregevole collezione di tre album fotografici, che documentano la produzione artistica e architettonica della città nella seconda metà del XIX secolo. Questa raccolta, curata da Raffaele Belluzzi (1839-1903) e donata al Museo Civico del Risorgimento di Bologna, di cui Belluzzi fu il primo direttore, ha costituito una base fondamentale per la ricerca. I risultati dello studio sulle fotografie della pittura bolognese sono stati pubblicati nel numero monografico del Bollettino 2020/2022 del Museo Civico del Risorgimento, a cura di Isabella Stancari.

I nuovi ritrovamenti di opere del lungo Ottocento

Molte delle opere documentate nel Fondo Belluzzi sono note da tempo, ma per moltissime altre non è stato ancora possibile rintracciare l’originale. La pubblicazione è stata dunque un’occasione per rinvenirne alcune e per ricostruire le biografie di artisti fino ad oggi poco o nulla studiati. Un esempio è l’opera “La lettura della Bibbia” dipinta nel 1869 da Luigi Serra, che la Galleria de’ Fusari di Bologna ha riportato all’attenzione del pubblico in occasione del progetto espositivo. L’impulso della ricerca storico-artistica per una riconsiderazione di questa stagione di grande rinnovamento artistico a Bologna non si è esaurito con la pubblicazione del volume e l’organizzazione del progetto espositivo diffuso, ma ha portato nuovi frutti. Grazie al lavoro di promozione e diffusione della conoscenza del patrimonio pittorico ottocentesco locale e alle numerose iniziative collaterali ad esso dedicate, sono state rinvenute altre tre opere documentate nel Fondo Belluzzi, la cui collocazione era sconosciuta fino a pochi mesi fa. Questi ritrovamenti sono stati resi possibili grazie alla consultazione del portale “Storia e Memoria di Bologna” dove è disponibile la riproduzione digitale dell’intero Fondo.

La seconda opera è stata rintracciata dal proprietario bolognese che l’ha acquistata. Si tratta di “Tentazioni”, dipinta negli anni ’80 dell’Ottocento da Alfonso Savini (Bologna, 1838 – 1908). Emergeva sul mercato internazionale ed è stata correttamente identificata grazie al confronto con la foto ottocentesca del Fondo Belluzzi. Il ritrovamento dell’originale ha permesso di rivelarne gli splendidi colori e gli effetti di luce e ombra, tipici di Savini in quel periodo.

La terza e ultima opera, una grande tela intitolata “L’ultima età che prega” di Giacomo Lolli (Bologna, 1857 – Renate in Brianza, 1930), è stata individuata dallo storico dell’arte Antonio Buitoni nella Fabbriceria della Basilica di San Petronio a Bologna. Questa scoperta rappresenta un’importante aggiunta al catalogo del pittore, di cui sono note pochissime opere. Grazie all’interesse di Edoardo Battistini della Galleria Fondantico di Bologna, è stato inoltre donato al Museo Civico del Risorgimento un disegno di Alfredo Savini (Bologna, 1868 – Verona, 1924), che ritrae il Monumento a Giuseppe Garibaldi situato in via dell’Indipendenza a Bologna, inaugurato l’8 luglio 1900.

Sergio Fanti