Il 22 giugno al Parco di Villa Angeletti si svolgerà la quinta edizione del Festival Terrapolis, organizzato dal collettivo Parsec in collaborazione con Fermento in Villa. Abbiamo incontrato Irene Adorni, co-fondatrice del collettivo e Sara Papini e Claudia Amatruda, due artiste residenti, per approfondire questo importante centro artistico bolognese e i loro progetti.
Parsec e il progetto Residency
Parsec è un collettivo fondato da curatrici, artiste, storiche dell’arte, operatrici del settore culturale e della comunicazione nato nel 2020 per portare a Bologna uno spazio, fisico e non, fluido, indipendente e partecipato per di parlare di arte. Sono 9 le protagoniste di questo progetto, riunite dal desiderio di creare e tenere acceso un dibattito sul contemporaneo, sul valore sociale dell’arte.
Nel loro spazio, in via del Porto 48, e in giro per la città organizzano attività ed eventi: mostre, laboratori, talk, workshop e proiezioni. Oltre a questi eventi aperti al pubblico il collettivo organizza e predispone progetti di residenza per artiste e artisti emergenti che provengono da ambiti e discipline differenti senza vincoli di età, formazione, espressione o linguaggio.
Il programma di residenza intende incoraggiare la ricerca individuale e collettiva, avviando un processo di collaborazione volto alla produzione di nuove opere e progetti.
Nella sua settima edizione, quest’anno, Parsec Residency propone due differenti programmi di residenza: PARSEC RESIDENCY e PARSEC RESIDENCY /ART & ECOLOGIES, per due artiste che abbiamo intervistato.
Con Parsec Residency il collettivo ha messo a disposizione un ambiente informale di confronto e ricerca in cui approfondire la propria pratica artistica e ampliare la propria ricerca, attraverso un periodo di residenza di quattro mesi; l’artista selezionata per questa edizione è Sara Papini che ha incentrato la sua ricerca, da un lato, sull’arte visiva e videoartistica contemporanea e dall’altro all’applicazione dei gender studies e della queer theory ai programmi televisivi contemporanei.
Con il programma Art & Ecologies, la cui protagonista è Claudia Amatruda, il tema centrale quello dell’arte in relazione all’ambiente e alle questioni sociali ad esse connesse ed è rivolta allo sviluppo di progetti artistici innovativi. L’artista selezionata concentra il proprio lavoro sulla rappresentazione del corpo attraverso la fotografia e videoinstallazioni, affrontando tematiche sociali sostenute su testi scientifici e letterari.
Terrapolis, everything’s coming together while everything’s falling apart
Il festival TERRAPOLIS, giunto alla sua quarta edizione, è una rassegna di talk, laboratori, proiezioni che, da maggio e settembre 2024, in cui, in diversi spazi verdi della città diverse artiste e artisti approfondiscono il legame tra arte ed ecologia indagando l’estetica ecologica contemporanea tra fiction speculativa e non-fiction investigativa.
Quest’anno comprenderà anche un evento, il 22 giugno, al Parco di Villa Angeletti, dove diverse pratiche performative e sonore, arricchite da momenti di discussione collettiva, si alterneranno durante tutta la giornata, indagando l’estetica ecologica contemporanea.
Scopri il programma e ascolta l’intervista a Irene Adorni e alle due artiste residenti:
PROGRAMMA
Ore 13.00 – Pranzo comunitario a cura di Pasto Nomade
Prenota il pranzo! forms.gle/u7qQwSRuw2Uu5SV86
Ore 15.30 – everything’s coming together while everything’s falling apartpresentazione Terrapolis e Fanzine
Ore 16.30 – Come raccontare il cambiamento climatico
Nicolò Porcelluzzi (Medusa newsletter) e Enrico Pitzianti (Non Scaldiamoci newsletter)
Ore 18.00 – Chloride / Carolina Fanti
Ore 18.30 – No Landscape / Abgott project
Ore 19.00 – Returning to the party after a good cry / Caterina Gobbi
Ore 20.00 – live / Elsa Hewitt
Ore 21.00 – djset e installazione interattiva / Trascendanza
con installazione site-specific Abgott project attiva per tutta la giornata
ASCOLTA L’INTERVISTA: