La terza elezione per il presidente della Repubblica ellenico è andata vuoto e ora, secondo Costituzione, deve essere sciolto il Parlamento e si andrà ad elezioni anticipate. Syriza in testa ai sondaggi.

Ora è ufficiale. In Grecia è fallito anche il terzo tentativo di eleggere il presidente della Repubblica e, secondo Costituzione, ora il Parlamento ellenico deve essere sciolto e si procederà con elezioni anticipate, che si svolgeranno a fine gennaio.
Le previsioni di Syriza, il partito della sinistra greca, dunque, si sono realizzate: la maggioranza di larghe intese di Antonis Samaras non ha raggiunto il quorum necessario per designare il successore di Karolos Papoulias e la sua maggioranza è caduta.

La terza votazione, tenutasi oggi, ha visto il candidato governativo Stavros Dimas fermarsi a 168 voti, contro i 180 necessari (corrispondenti ai due terzi del Parlamento). Il premier Samaras ha già convocato un Consiglio dei Ministri nelle prossime ore, nel quale probabilmente procederà alle dimissioni.
Syriza, il partito di Alexis Tsipras, rimane in testa di diversi punti in tutti i sondaggi ed è dato per vincitore. Le ragioni del consenso vanno cercate nel programma elettorale della sinistra greca, che vuole mettere la parola fine alle politiche di austerity dettate dalla Troika e rinegoziare il debito greco.