Fotografare spesso è raccontare attraverso le immagini, e PhMuseum, nove anni fa, era una piattaforma per promuovere i talenti della fotografia contemporanea; successivamente è diventato un network che ospita più di 50000 fotografi. Dal 23 al 26 settembre 2021, presso il Binario Centrale di DumBO, a Bologna, via al festival di fotografia: cominciano i PhMuseum Days.

Il nuovo inizio della fotografia contemporanea si racconta per immagini

Il tema di quest’anno poteva essere solo un appello alla ripartenza: New Beginning / Un Nuovo Inizio. La fotografia può narrare delle storie che diano la forza di ricominciare? Alejandro Chaskielberg, oltre ad essere stato tra i primi ad aderire a PhMuseum, è uno dei protagonisti della mostra e racconta di come lui e sua figlia Lara siano rimasti in Patagonia durante il lockdown, ostinandosi a sperimentare una connessione con la natura. Il progetto ha preso il nome di Natur-e, e Chaskielberg venerdì 24 settembre alle 17:00 discuterà Cosa significa essere connessi in tempi di pandemia?.

Angelica Dass, invece, fortografa nata in Brasile, che vive in Spagna, combina la fotografia con la ricerca sociologica, lottando per difendere i diritti umani; da un po’ di anni è una leader culturale, e infatti Humanae, progetto in progress che sarà presentato il 24 settembre, mira a superare i pregiudizi razziali legati al colore della pelle, mostrando il colore reale della pelle dei soggetti immortalati sullo sfondo dal tono identico e associati alle palette industriali Pantone®: una presentazione che fa sorgere varie domande sulle contraddizioni e gli stereotipi legati alla razza.

Silvia Rosi, proporrà un’immersione nella narrazione delle migrazioni con degli autoritratti cominciando da un dato personale: il suo album di famiglia, un luogo in cui la fotografia si fa intima e vera, conservando lo scopo con cui essa è nata: affinché gli altri ci ricordino.
Vasantha Yogananthan, inoltre, con la sua fotografia sospesa e contenuta in un altrove che sa essere colorato e cupo, deciso e delicato, allo stesso tempo, racconta una sfida eterna: il bene contro il male, e per farlo ridisegna i confini del Ramayana, il mitico poema epico indiano: immortala il quotidiano della vita indiana usando collage, e fotografia hand-painted.

Questa, per Bologna è una grande occasione per provare a diventare la città di riferimento della fotografia contemporanea, che è un po’ come farsi pagina bianca di un libro da scrivere per immagini. Tra l’altro, per tutta la durata dei PhMuseum Days sarà presente una fiera del fotolibro indipendente con nove editori internazionali, alcuni dei quali presenteranno le proprie uscite nel folto programma di book signing tra sabato e domenica 26 settembre: Cesura Publishing, Skinnerbooks, Witty Books, Danilo Montanari Editore, Départ Pour L’Image (France), Edition Patrick Frey (Swiss), DITO Publishing, Altana, Setenta Books (UK).

Il programma, dunque, include mostre individuali, un’installazione collettiva, workshop, revisioni di portfolio, proiezioni, performance. Si parte giovedì 23 settembre con le mostre, e nella stessa giornata inizia il workshop sull’editing con Jason Fulford, Cosa fareste con 2500 immagini?. Venerdì 24 settembre, invece, si entra nel vivo con un programma di visite guidate, talk e la proiezione dei lavori finalisti del concorso PhMuseum Days 2021 Festival Open Call.

Maria Luisa Pasqualicchio