Atelier Sì, sempre sotto la direzione artistica di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, riapre venerdì 30 settembre con E SI CHIAMA ANIMA: una serata composta di cinque proposte artistiche, tra cui un’installazione site specific, una lezione-performance seguita da un reading di scritte sui muri, uno spettacolo di forte impatto visivo, una suite da circo e un concerto, che si svolgeranno tra gli spazi interni del Sì e l’Arena Orfeonica adiacente.

L’anima protagonista dell’Opening di Atelier Sì

Atelier Sì riapre le porte per la stagione 2022/2023 con una serata multidisciplinare, realizzata in collaborazione con Associazione Orfeonica e Làbas, che prenderà il via alle 17 per poi proseguire fino alle 24. «Questa è una caratteristica degli Opening del Sì, per noi sono delle forme di condivisione del modo in cui si svilupperà il programma, quindi ci piace punteggiarlo con diverse discipline e diversi appuntamenti, in questo caso 5 spettacoli con 5 movimenti dell’anima. Per noi la manifestazione dell’anima diventa interessante quando va verso l’incontro, quindi in questo caso ci interessava mettere a fuoco 5 momenti di questo passaggio dalla genesi della propria auto percezione all’incontro con l’altro» racconta Andrea Mochi Sismondi.

Si inizia alle 18.00, momento in cui il pubblico potrà abitare LO SPAZIO TRA – DICIOTTANI, creazione site specific allestita nel cortile interno de Sì da F. De Isabella, cofondatore del collettivo milanese Strasse. Si tratta di una costola installativa del suo nuovo lavoro che debutterà a ottobre a Base a Milano con titolo DICIOTTANI per riflettere sugli scarti e sui segni del passaggio, per celebrare la materia che cambia forma. Alle 19.00 Freedom has many forms, lezione-performance con reading finale, di e con Fiorenza Menni e Andrea Alessandro La Bozzetta. Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming su Neu Radio e sarà introdotto, per il pubblico radiofonico, da un dialogo tra Etta Polico, Andrea Mochi Sismondi e Moreno Mari sui muri parlanti della città, argomento da sempre al centro di un acceso dibattito in città e che rappresenta il nucleo tematico di Urban Spray Lexicon, storico progetto di ricerca drammaturgica e performativa di Ateliersi di cui questo lavoro fa parte.

Alle 21.00 con Il presente ci si immergerà nella visione di Masque Teatro in cui “un pistone pneumatico poggia su un piano di legno, sostenendo una lamiera metallica ondulata, flessuosa. Posato sulla superficie d’acciaio, un corpo riposa. Il polmone della macchina, accarezzato da una luce calda e soffusa, prende lentamente vita, e alla prima insufflazione la figura emerge dall’onda liscia iniziando a comporsi”. Alle 22.00 l’ensemble torinese blucinQue – che conduce la sua ricerca tra teatrodanza e circo contemporaneo – presenta Solo Due, una suite per corpo, elettronica e violoncello dove il dialogo speculare tra lo strumento musicale, la voce e il movimento umano trovano un punto d’incontro nello spiazzamento, nella fragilità e nel limite.

A chiudere la serata, alle 22.30 il concerto di Vipera, alias Caterina Dufì, che presenta Tentativo di volo, il suo primo EP la cui estetica riprende musicalmente il Frusciante di Niandra LaDes, le sonorità di Mount Eerie, le suggestioni del misto inglese-italiano care a Flavio Giurato, certe visioni calcaree del litorale adriatico, l’efferata sperimentazione di Battiato.

Rachele Copparoni

ASCOLTA L’INTERVISTA A ANDREA MOCHI SISMONDI: