Siamo arrivati al primo weekend del Bologna Jazz Festival dopo una prima settimana ricca di eventi, ed è domani sera, 26 ottobre, alle 21.15 che “Last Tango: omaggio a Gato Barbieri” dà il via alla rassegna di questo fine settimana presso la Sala Bossi del Conservatorio “G.B. Martini”. Tre concerti previsti sabato e due domenica, 27 ottobre, che si conclude con Francesca Tandoi trio feat. Max Ionata alla Cantina Bentivoglio.

Erik Friedlander con un super gruppo, Francesca Tandoi e il Collettivo Immaginario tra i protagonisti di questo weekend al Bologna Jazz Festival

Last Tango: omaggio a Gato Barbieri è il primo appuntamento di sabato. La Martini Big Band suonerà i celebri brani di Gato Barbieri, diretta da Michele Corcella (che si occupa anche degli arrangiamenti) feat. Javier Girotto (sax soprano e baritono), e formata da: Matteo Pontegavelli, Giacomo Uncini, Francesco Pesaturo, Christian Bouathong e Lorenzo Bonora alla tromba; Samuele Scalise e Natxo Fuster al corno; Tony Cattano e Francesco Stella al trombone; Federico Califano per il sax alto; Alberto Bonora, sax alto e flauto; Nicola Parolari, sax tenore; Enrico Erriquez, sax tenore e clarinetto; Francesco Milone, sax baritono; Teo Ciavarella al pianoforte; Lorenzo Negroni alla chitarra; Daniele Marrone, contrabbasso; Stefano Paolini alla batteria; Valentina Tollis alle percussioni e Caterina Guerra per la voce.
Abbiamo già approfondito ieri, 24 ottobre, la figura legendaria di Gato Barbieri, sassofonista tenore jazz argentino di grande successo e venuto a mancare 8 anni fa.

A seguire, Erik Friedlander’s The Trough al Torrione Jazz Club di Ferrara, con Erik Friedlander al violoncello, Uri Caine al pianoforte, al contrabbasso Mark Helias e Ches Smith alla batteria.
Erik Friedlander è un compositore newyorkese, veterano della scena sperimentale del centro di New York City, ha lavorato in molti contesti, ma è forse più noto per le sue frequenti collaborazioni con il sassofonista John Zorn. Friedlander è cresciuto in una casa piena di arte e musica: suo padre è il fotografo Lee Friedlander, noto per le fotografie di copertina che ha scattato per l’Atlantic Records. La passione del padre per R&B e jazz ha contribuito a plasmare il suo gusto musicale. Ha iniziato a suonare la chitarra all’età di sei anni e ha aggiunto il violoncello due anni dopo. Oltre al suo lavoro con Zorn, Friedlander ha lavorato con Laurie Anderson, Courtney Love e Alanis Morissette, ed è un membro del quartetto jazz/fusion Topaz. Il motivo ispiratore del quartetto presentato al festival, l’assenzio, la fata verde, ha offerto a Friedlander e agli altri musicisti l’occasione di meditare sull’euforia, sugli stati percettivi alterati e allucinati, trasformando queste suggestioni in materiale musicale.

Concludono la serata di sabato il Gabriel Marciano Quartet al Camera Jazz & Music Club. Il quartetto del sassofonista Gabriel Marciano nasce a Roma all’incirca nel 2020 dall’incontro di quattro giovani musicisti, insieme a Marciano vediamo Vittorio Esposito al pianoforte, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria.
Gabriel Marciano è un prodigio sin da giovanissimo, nel 2018 è stato selezionato dalla “ The New School for Jazz and Contemporary Music “ di New York City, dove ha avuto modo di incontrare i migliori musicisti della scena mondiale dei giorni nostri. Con il Gabriel Marciano Quartet l’intenzione è di riuscire a creare musica con un nucleo di persone in cui è presente una forte interazione e connessione. La musica è composta interamente da lui e racconta la sua vita degli ultimi dieci anni. Il titolo del disco d’esordio “A Reason To believe” – prodotto dalla prestigiosa etichetta Parco Della Musica Records – ci riporta alla continua e incessante ricerca e realizzazione delle ambizioni che porta dentro da quando era ancora un bambino.

Domenica, 27 ottobre, è la volta del Collettivo Immaginario al Locomotiv Club. Il loro live ensemble sfida i confini della musica contemporanea per un viaggio sonoro unico, una miscela di ritmi moderni ed elettronica anni ’70. Il trio jazz strumentale è composto da Alberto Lincetto (fender, rhodes e synth), Nicolò Masetto (basso elettrico) e Tommaso Cappellato (batteria e percussioni). Fin dalla loro esibizione di debutto nel 2019, hanno riscosso i favori del pubblico su entrambe le sponde dell’Atlantico. Nel 2022, pubblicano il primo album “Trasforma” attraverso l’etichetta di Cappellato, Domanda Music. Attualmente il trio sta lavorando a una collaborazione a distanza per un nuovo progetto discografico dal titolo “Oltreoceano”, in uscita a fine 2024.

A chiudere questo primo weekend del Bologna Jazz Festival, come già anticipato, sarà il live di Francesca Tandoi Trio feat. Max Ionata. Il trio vede Francesca Tandoi al pianoforte e voce, Stefano Senni al contrabbasso e Andrea Grillini alla batteria; Max Ionata, invece, suonerà il sax tenore.
La pianista e cantante jazz italiana Francesca Tandoi è stata salutata dalla critica e dai colleghi come una stella nascente del jazz e uno dei giovani talenti più affascinanti della scena jazz internazionale. Ha studiato al prestigioso Conservatorio Reale dell’Aia, laureandosi cum laude e in seguito ha conseguito il master presso il Conservatorio Codarts e l’Università delle Arti di Rotterdam. In pochi anni, ha ottenuto riconoscimenti internazionali, si è esibita con alcuni dei migliori musicisti jazz in circolazione e ha fatto tournée in giro per il mondo. La sua presenza sul palco è stata elogiata più e più volte come un’esplosione di swing, forte e sofisticato. Appare in più di 20 registrazioni come sideman, tre delle quali con il leggendario sassofonista americano Scott Hamilton. Oltre alla sua carriera di performer, viaggia tenendo masterclass su “L’arte di arrangiare per trio di pianoforte”.