Sarà trascorso un mese esatto dall’uscita dell’ultimo album, “Maestrale“, quando Il Muro del Canto salirà sul palco del Solidarity Festival a Ponticelli di Malalbergo, nella pianura bolognese. La band romana, infatti, ha fatto uscire il disco il 16 giugno scorso, dopo due anni di composizione, arrangiamento e registrazione in aperta campagna. E proprio il 16 luglio si terrà il live.
Le novità attorno a “Maestrale”, però, sono davvero tante. A partire da una nuova etichetta, FioriRari, ma anche da quattro tappe del tour promozionale in apertura dei concerti di Ben Harper & the Innocent Criminals.

Il Muro del Canto porta “Maestrale” a Ponticelli

È la voce profonda e potente di Daniele Coccia Paifelman, cantante e autore dei testi, a presentare ai nostri microfoni il nuovo lavoro della band.
«Costretti dal covid e dalle restrizioni che ci sono stati – racconta il cantante – per vederci dovevamo inventare qualcosa perché le sale prove erano off limits. Quindi ci siamo portati l’amplificazione nella mia casa in campagna e abbiamo suonato all’aperto, nella vigna». E questa ambientazione, così come il prolungato contatto con la natura, hanno influenzato il disco stesso. «C’ha rimesso coi piedi per terra», osserva Coccia.

“Maestrale” è un lavoro molto riflessivo. Nel disco la band riflette sotto molteplici prospettive sull’uomo e la sua libertà. E lo fa talvolta con preghiere atee, come quella contenuta in “La luce della luna“, talvolta con un sapore più amaro, quello del brano “Controvento“.
«La riflessione sulla libertà che già facevamo prima – spiega il frontman de Il Muro del Canto – forse è diventata più profonda e più centrale nel lavoro. A volte è una riflessione molto amara, ma c’è anche una voglia di riscatto, una voglia di mettersi in gioco e non aspettare passivamente che le nostre libertà ci siano riconosciute dall’alto, da non si sa chi. Siamo noi che dobbiamo conquistarle».

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Nel concerto di sabato prossimo al Solidarity Festival, Il Muro del Canto porterà brani del nuovo album insieme al vecchio e amato repertorio. Centrale, per la band, è il rapporto col pubblico, che è un rapporto stretto, molto personale.
«Può sembrare scontato – osserva Daniele – ma nei due anni in cui siamo stati lontano dal pubblico questo elemento c’è mancato molto. Adesso vedere le persone che escono di casa per venire al tuo concerto, magari facendo tanti chilometri anche se il giorno dopo lavorano, è una soddisfazione».

Il Solidarity Festival è organizzato da Bologna City Rockers ed è giunto alla terza edizione. Oltre a Il Muro del Canto, la giornata di concerti prevede anche le esibizioni di Klaxon, La Furia!, Mad Rollers, Key O’ Sea e La MalaSementa.
L’aftershow, invece, è affidato ai dj set di Mascio, Felix e Lorenz. L’ingresso è gratuito ed è disponibile anche il servizio bar e cucina, oltre al free camping.

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