Domenica 30 marzo, all’interno della quarta edizione del Festival della Divulgazione, la biblioteca Mario Luzi di San Pietro in Casale ospiterà la conferenza intitolata “Capitalismo e diritti umani. Il caso boliviano: 10 milioni di ettari in fiamme”. A condurre l’incontro saranno il giurista e attivista per i diritti umani Alvaro Bozo Garcia e Francesca Campomori, docente presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Cà Foscari di Venezia.
Durante la conferenza verrà presentato il caso emblematico di capitalismo estrattivista in Bolivia, dove le multinazionali dell’agroalimentare, sia attraverso acquisizioni legali che con incendi dolosi, sono responsabili della deforestazione di vaste aree naturali, adibite poi a colture intensive, come quelle della soia, o all’allevamento bovino.
Capitalismo e diritti umani: un ossimoro spiegato dal caso boliviano al Festival della Divulgazione
«Il motivo per cui si associa capitalismo e diritti umani – osserva ai nostri microfoni Campomori – è che questa deforestazione provoca l’espulsione da queste aree degli indigeni che ci vivevano o a sottostare ai pesticidi e all’inquinamento prodotto da quelle attività».
Il protagonista della conferenza, Alvaro Bozo Garcia, ha realizzato diversi reportage, alcuni spezzoni dei quali verranno presentati in sala, su questo fenomeno. Il caso boliviano, in realtà, è paradigmatico di un sistema, quello capitalista, che viene replicato anche in altri contesti e che non si fa scrupolo di calpestare i diritti umani per fare business.
«Il governo boliviano cerca in qualche modo di contrastare questo fenomeno – spiega Campomori – ma senza risultati. Il potere economico è più forte e sicuramente servirebbero altre misure, che forse non si ha il coraggio di prendere perché gli interessi da toccare sono potenti. Ciò che c’è in gioco, però, non è solo la vita degli abitanti del luogo, che già sarebbe sufficiente, ma è anche la salvaguardia del nostro pianeta, perché ciò che succede in terre apparentemente così lontane ha dei riflessi anche molto evidenti nel cambiamento climatico».
In altre parole, diritti umani e diritti ambientali vanno sempre più di pari passo, come sottolineato dal concetto di giustizia climatica che i movimenti per il clima utilizzano sempre più.
ASCOLTA L’INTERVISTA A FRANCESCA CAMPOMORI: