Nonostante i riflettori illuminino più spesso il problema e nonostante le leggi degli ultimi anni, i femminicidi in Italia continuano a rappresentare una strage infinita. Sono 58 le vittime della violenza maschile dall’inizio del 2022, 7 solo negli ultimi giorni.
Le cronache dei giornali riportano i casi verificatisi che spesso nascondono dettagli agghiaccianti, con violenze, torture e angherie che hanno preceduto i femminicidi stessi. A perdere la vita sono donne, mogli, compagne o figlie e gli autori sono sempre conoscenti, come ex mariti che non accettano la separazione.
La passeggiata contro la violenza maschile e i femminicidi
«Siamo stanchə di avere paura, stanchə di non essere credutə – scrive Non Una di Meno Bologna in un comunicato – Sentiamo la necessità di organizzarci, di vederci e urlare insieme tutta la nostra rabbia, urlare che ci stanno uccidendo e che ci vogliamo vivə».
Per questo motivo il movimento transfemminista ha organizzato per domenica prossima, 19 giugno, alle ore 19.00, una passeggiata “contro la violenza maschile e di genere” che partirà da piazza San Rocco, al Pratello, e attraverserà diverse strade cittadine.
«Saremo rumorosə e visibili perché ci vogliamo vivə e liberə!», annuncia Non Una di Meno.
«Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa non tanto per andare a sottolineare che ci troviamo in uno stato di emergenza – osserva ai nostri microfoni Laura di Non Una di Meno Bologna – ma partendo da un nostro sentire e un nostro bisogno, perché effettivamente c’è un incremento di violenza nelle ultime settimane, ma la nostra visione sulla violenza di genere ci dice che è un fenomeno strutturale».
Di qui l’idea della passeggiate che arriverà nel cuore della città, solitamente il weekend animato da molte persone, per prendere parola e raggiungere anche chi non fa attivamente politica femminista.
ASCOLTA L’INTERVISTA A LAURA: