In fondo la funzione dell’arte (e comune a tutte le arti come un loro denominatore universale) è il “porre attenzione” ad aspetti della vita che altrimenti – nelle distrazioni delle nostre esistenze – verrebbero ignorati, sottovalutati, costantemente rimandati ad altro tempo. Indagare una sensazione, una situazione, le luci e le ombre delle nostre pulsioni. Ma ci sono anche i luoghi, riferimenti importanti che – per loro natura – sono statici, come ad aspettare di venire apprezzati e valorizzati. Questa premessa è per dire che il festival Entroterre (giunto alla settima edizione) si propone di riscoprire, attraverso appuntamenti artistici, luoghi “conosciuti e meno conosciuti” dell’Emilia-Romagna. Con particolare attenzione a luoghi dell’entroterra romagnolo, quali Meldola, Verrucchio, Bertinoro, Forlimpopoli, Castrocaro, Canossa e il Borgo di Roncaglio.

L’arte e la musica per tracciare i bisogni delle comunità

L’idea di comunità è stato il concetto che ha permeato l’intera conferenza di presentazione di “Entroterre Festival 2022”. Il presidente Claudio Borgianni ha spiegato che l’intento non si esaurisce nel produrre eventi più o meno belli per compiacersene, ma consiste invece nell’“usare” l’arte per andare a rintracciare dei bisogni che già esistono e che soltanto l’arte può far emergere. Si tratta di “mappare” i bisogni delle comunità, scoprire di cosa hanno bisogno. “Fare rete” andando a rintracciare le filiere culturali. La similitudine gustosa ed efficace che Borgianni ha fatto è quella col “gioco dei puntini” della Settimana Enigmistica: unire dei puntini per andare a rintracciare un disegno che già c’era, ma non era visibile prima .

Utilizzare, insomma, la produzione culturale per andare ad attivare dei cambiamenti positivi sul territorio, dei processi che possano migliorare i luoghi nei quali si opera e si vive. Non è un discorso rivolto soltanto alle persone in qualità di “fruitori o fruitrici dell’arte”: della comunità fanno parte anche le aziende, e sono in preparazione idee brillanti per inserirle in un circolo virtuoso che coinvolga tutti.

L’inaugurazione avverrà in Piazza Maggiore a Bologna il 21 giugno con Cristina Zavalloni in “Potentissima signora”, spettacolo dedicato a Laura Betti e Pier Paolo Pasolini, prodotto dalla Fondazione Entroterre con Cineteca di Bologna. Le canzoni che furono scritte per Laura Betti sono state arrangiate da Cristiano Arcelli, con Luca Damiani voce recitante. L’ingresso è gratuito e l’appuntamento si preannuncia di altissimo livello.

Seguiranno due serate ai 300 Scalini (parco San Pellegrino, Bologna):  il 22 giugno “Le mille e una notte di pace” (reading musicale) e il 23 “Shakespeare era il quinto Beatle” (teatro musicale). Il 24 il Festival si sposta al Parchetto della Piazza di Borzano Albinea (provincia di Reggio Emilia) per una serata di balli tradizionali con “La Vaporiera”. Sabato 25 Luglio il jazz del Trio Angelo Comisso al Museo Archeologico di Verucchio, mentre il 30 Giugno nuovamente ai 300 Scalini ci sarà un appuntamento particolare:  il racconto di 15 anni di ricerca nella trasformazione dei rifiuti in strumenti musicali, ricerca culminata nella realizzazione della “Stalla prove”.

Sabato 2 Luglio,  nell’incantevole borgo Roncaglio (frazione di Canossa) Danilo Rea e Luca Damiani. Mercoledì 6 luglio si torna in Emilia, alla Rocca Medievale di Pieve di Cento, dove Mogol racconterà la propria storia artistica e umana. Per palati fini anche l’appuntamento di sabato 9 luglio a Bertinoro, con Sergio Cammariere che proporrà la sua particolare poetica musicale che combina poesia,  atmosfere jazz e ambientazioni ritmiche latineggianti. Mercoledì 13 luglio a Bologna i Tetes de Bois, raffinato gruppo che rivisita perle della canzone d’autore.

Per il seguito della programmazione e per i suoi aggiornamenti, rimandiamo al sito di Entroterre. Alex Britti, Frankie Hi nrg, Angelo Branduardi, oltre ai già citati Danilo Rea e Mogol sono i nomi di più immediata riconoscibilità, ma ci sono numerose eccellenze culturali meno note al grande pubblico che  proporranno spettacoli deliziosi e importanti.

Sergio Fanti

ASCOLTA L’INTERVISTA A CLAUDIO BORGIANNI: