CLAUDIO SUCCI: Educazione finanziaria on-air. Approfondimenti di economia a cura della Banca Di Credito Cooperativo Felsinea.
ALESSANDRO CANELLA: Ben trovate, ben trovati a Educazione Finanziaria On Air. Continuiamo a parlare di Mutui e continuiamo a farlo insieme a Irene Monari che è qui con noi, Irene Monari della Banca Del Credito Cooperativo Felsinia. Buonasera.
IRENE MONARI: Buonasera, buonasera a tutti i radioascoltatori.
ALESSANDRO CANELLA: Allora, nella scorsa puntata abbiamo visto alle prime cose a cui porre attenzione nel momento in cui decidiamo di comprare casa. Una volta che abbiamo definito l’importo del Mutui, dobbiamo cercare l’offerta migliore. Che consigli ci dai in questo senso?
IRENE MONARI: Innanzitutto l’acquisto della prima casa viene generalmente offerto dalle varie banche a tassi di interesse più conveniente rispetto a quello con cui normalmente è possibile ottenere generici finanziamenti. Questo perché ovviamente la casa è un bene prezioso per chi l’acquista ma è anche una solida garanzia per chi poi va a finanziarla. Ovviamente le possibilità di accesso dei mutui sono molteplici, ci si può rivolgere alla propria banca di fiducia, a mediatori creditizi e anche alle varie piattaforme online per capire le varie offerte disponibili sul mercato in relazione all’importo di cui avremo bisogno.
ALESSANDRO CANELLA: Quindi qual è il passaggio successivo?
IRENE MONARI: Allora, una volta che ho scelto l’istituto da cui voglio ottenere il mutuo, quindi il mutuo prima casa, chiederò l’avvio della vera e propria pratica di mutuo. In questo ambito la banca condurrà un’attività chiamata attività istruttoria, per accertarsi che il cliente sia in possesso di tutti quei requisiti di finanziabilità e capacità anche di rimborso dell’operazione. In particolare accerterà che l’importo del finanziamento concesso non superi i limiti stabiliti dalla banca, quindi normalmente come dicevamo anche nella scorsa puntata l’80% del prezzo di acquisto. E inoltre accerterà quello che sarà l’impatto della rata che verrà calcolata dal finanziamento, su quelli che sono i redditi del richiedente che, come avevamo detto, non dovrebbe superare un terzo delle entrate percepite. Quindi se vogliamo fare un esempio concreto su uno stipendio netto di 2.000 euro cerco di fare cifra tonda gli impegni finanziari a carico del cliente non dovrebbero superare i 600 euro al mese. Nel caso in cui il limite si superi si può anche valutare di chiedere il mutuo per una durata maggiore, considerando però che allungare un mutuo comporta nel tempo un pagamento più lungo di interessi.
ALESSANDRO CANELLA: Certo, ecco, nelle prossime puntate parleremo anche di tassi, che è un tema che negli ultimi anni si è affrontato molto, di agevolazioni, di garanzie, però ecco, senza voler anticipare troppo questi aspetti, ci sono dei consigli che daresti in questa fase di richiesta del mutuo?
IRENE MONARI: Certamente, un consiglio può essere quello di cercare di dare alla banca più informazioni possibili, sia su quelli che sono i propri redditi attuali e anche prospettici, per esempio, se si hanno dei possibili aumenti in termini retributivi di lavoro o eventuali avanzamenti di carriera, ma sia anche su quella che è la storia creditizia passata del cliente. Cosa intendo con questo? Quello che possono essere sia la storia dei finanziamenti pregressi, sia anche quelli che sono i finanziamenti attuali. Questo lo dico perché le banche nel corso delle attività istruttorie hanno la possibilità di accesso a banche dati che verificano quello che è stata la storicità dei pagamenti pregressi del cliente. Quindi nel caso in cui una persona abbia avuto dei fenomeni passati di mancati pagamenti, di insolvenze, questo aspetto salterà fuori ed ovviamente sarà necessario fornire tutti gli opportuni chiarimenti.
ALESSANDRO CANELLA: Cosa succede poi una volta che il mutuo è stato approvato?
IRENE MONARI: Beh, direi che innanzitutto a questo punto siamo a buon punto e la banca formerà un’offerta vincolante al cliente, gli consegnerà il cosiddetto PIES vincolante. PIES è un acronimo che sta per “prospetto informativo europeo standardizzato” ed è un fascicolo che conterrà, oltre che la bozza del contratto di credito, tutte quelle che sono quelle informazioni necessarie per il cliente, per il consumatore per meglio comprendere quelli che saranno gli obblighi che deriveranno dal contratto, i diritti e ovviamente anche la rata che poi nel tempo andrà a pagare. Quindi diciamo questo documento serve proprio a tutela del consumatore anche per effettuare magari delle ulteriori analisi sulle possibili ulteriori offerte nel mercato. Una volta rilasciata dalla banca l’offerta vincolante e anche consegnato il PIES, seguirà un periodo di 7 giorni, chiamato periodo di riflessione, in cui appunto il cliente potrà analizzare questo documento, chiedere gratuitamente al funzionario della banca informazioni aggiuntive sul contenuto e quindi capire meglio quelli che saranno appunto gli obblighi derivanti dal contratto e anche le conseguenze di eventuali episodi di insolvenza. In questi sette giorni l’offerta potrà essere accettata in qualsiasi momento.
ALESSANDRO CANELLA: E una volta che ho accettato questo accordo?
IRENE MONARI: Una volta accettato l’accordo non resta che accordarsi con il notaio per la data della stipula del mutuo a cui parteciperanno acquirente, venditore, funzionario della banca ed ovviamente anche il notaio. E con questo diciamo abbiamo concluso la compravendita.
ALESSANDRO CANELLA: Abbiamo concluso anche questa puntata. Torneremo nella prossima per approfondire ulteriori aspetti legati ai mutui intanto grazie Irene e buona serata a tutti e a tutti.
IRENE MONARI: Grazie a te e buona serata a tutti i radioascoltatori.