Il Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino torna al Teatro Comunale di Bologna con Sogno di una notte di mezza estate, lo spettacolo che ha segnato il doppio debutto di Francesco Ventriglia come coreografo e come direttore di MaggioDanza.

Questa è forse l’opera shakespeariana più frequentata dai grandi autori della danza del Novecento: da Marius Petipa (1876) ad Isadora Duncan, da Fokine (1906) a Balanchine, fino alle due produzioni di Aterballetto del 1994 e del 2000, rispettivamente di Amedeo Amodio e Mauro Bigonzetti. Francesco Ventriglia decide qui di utilizzare una struttura à gran spectacle con le danze di insieme, i pas de deux, gli assoli ma anche con i pas d’action che servono agli sviluppi narrativi della storia, sia per mettere in evidenza l’intera compagnia, impegnata nei numerosi ruoli della vicenda, sia per ricordare la propria discendenza nell’alveo della grande tradizione. Legame ribadito anche attraverso la scelta musicale con le partiture di Felix Mendelssohn-Bartholdy e della Fairy Queen di Henry Purcell, eseguite dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Marco Boni. La novità sta nello spazio lasciato alla dimensione onirica e all’elemento fantastico, espressi con accenti ironici e surreali ed incarnati dalla nuova fata aggiunta al seguito di Titania, la Fata Caffè: una bizzarra creatura che attraversa la scena controcorrente tentando inutilmente di riportare alla realtà i vari personaggi.

“I sogni sono da sempre il motore della mia vita” spiega il coreografo, “Ho così riletto la magica commedia di Shakespeare lasciandomi scaldare dal calore dei sentimenti da cui scaturisce la forza e l’intensità di un mondo onirico e positivo, tipico dell’immaginario dei bambini”. Si tratta quindi di una nuova lettura elaborata scavando indietro nella memoria fino ai giorni dell’infanzia, è qui emerge l’altro elemento innovativo perché Ventriglia ha chiesto di percorrere questo viaggio a ritroso anche ai suoi danzatori: i ballerini non sono perciò soltanto interpreti del progetto del coreografo ma anche co-autori. Elemento centrale attorno a cui gravita questo universo incantato popolato da elfi e fate è il folletto Puck, nel cui ruolo si alternano Alessandro Riga e Michelangelo Chelucci. Puck intesse, annoda e scioglie i legami e gli equivoci fra i quattro amanti Ermia, Elena, Lisandro e Demetrio, trasforma Bottom in asino e aiuta Oberon ad ingannare Titania facendola innamorare di Bottom, teatrante trasformato in asino. A lui il compito di tenere unite e attraversare le esistenze parallele del mondo incantato e di quello reale, attraverso una danza vorticosa, inarrestabile, fatta di spirali, scivolate, corse e grandi salti, movimenti che derivano dalla classica ma che Ventriglia contamina con guizzi, tensioni, velocità e contrazioni tipiche dello stile contemporaneo.

Questa nuova leggiadra versione in due atti di Sogno di una notte di mezza estate allestita dalla compagnia MaggioDanza con le coreografie di Francesco Ventriglia è in scena al Teatro comunale di Bologna fino al 28 marzo.

Federica Pezzoli

Francesco Ventriglia

Formatosi alla Scuola di Ballo della Scala dove si diploma nel 1997, entra subito a far parte del Corpo di Ballo del teatro stesso. Nel 1998 debutta come ballerino solista con In the Middle Somewhat Elevated di Forsythe. Oltre al repertorio classico, le sue interpretazioni spaziano da Balanchine ad Ailey, da Neumeier a Cranko, da Preljocaj a Godani, da Kylián a Béjart. Roland Petit gli affida il ruolo di Toreador nella sua Carmen e di Quasimodo nel suo Notre Dame de Paris. Con Sylvie Guillem è Hilarion in Giselle al Metropolitan e al Covent Garden.

MaggioDanza

Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, nasce nel 1967 e fin dai primi anni si impone all’attenzione nazionale e internazionale. Il repertorio di MaggioDanza comprende lavori dei più celebri coreografi novecenteschi, fra i quali Cunningham, Forsythe, Petronio, Cranko, Taylor, Bombana, Neumeier, Balanchine, Limón, Parsons, Miller, Duato, Childs e Montero. Nel giugno 2009 la Compagnia vince il premio “Danza&Danza 2008” per La bella addormentata di Goyo Montero, quale “migliore produzione italiana dell’anno”. Dall’ottobre 2010 è Direttore Francesco Ventriglia che, oltre a proporre titoli di sua creazione, inizia ad arricchire il repertorio della compagnia con importanti autori del panorama internazionale della danza contemporanea quali Angelin Preljocaj e Andonis Foniadakis.