Mentre il governo francese licenzia la legge su matrimoni e adozioni per gli omosessuali, il parlamento italiano affossa nuovamente la legge contro l’omofobia con un blitz di centro e destra. Grillini: “Mentre il mondo avanza, l’Italia è ostaggio di forze che hanno ancora la maggioranza in parlamento”.

Il governo francese ha approvato il progetto di legge che legalizza il matrimonio omosessuale, una delle promesse elettorali del presidente François Hollande. Il provvedimento, che dovrà essere esaminato dal parlamento, prevede la formula del “matrimonio per tutti”.
Per farlo sarà necessaria una modifica al codice civile, precisamente alla formula “unione fra un uomo e una donna” che diventerà “unione fra due persone”. Se la modifica dovesse passare, i coniugi gay avranno esattamente gli stessi diritti e doveri degli eterosessuali: potranno adottare figli ed erediteranno dal partner.

Nel frattempo in Italia si registra un nuovo stop alla legge contro l’omofobia, una norma di civiltà voluta dall’Europa che prevede punizioni per chi si rende colpevole di violenza o discriminazioni basate sull’orientamento sessuale.
È la seconda volta che il parlamento stoppa la legge. Questa volta il pretesto è una pregiudiziale di costituzionalità avanzata da Udc, Pdl e Lega.

“Posizioni arretrate”. In questo modo Franco Grillini, presidente onorario Arcigay, commenta la bocciatura. “Mentre il governo francese approva i matrimoni omosessuali, la Corte Costituzionale spagnola dà piena applicazione alla legge Zapatero e in America vincono i referendum sullo stesso tema, l’Italia è ancora ostaggio di un centrodestra elettoralmente sfasciato, ma che ha ancora la maggioranza in parlamento”.
L’eccezione di costituzionalità non ha alcuna ragione d’essere secondo Grillini, perché si tratterebbe di estendere la legge Mancino ai reati commessi sulla base dell’orientamento sessuale.