Arrivato ai 40 anni, sentiva il bisogno di fare qualcosa da solo. Dopo 15 anni con la band “Marta sui tubi“, Carmelo Pipitone ha sfornato il suo primo album da solista dal titolo “Cornucopia”.
L’album arriva a conclusione di un anno dedicato a nuovi progetti: il chitarrista è, infatti, anche membro della neonata superband Dunk insieme a Luca Ferrari dei Verdena e ai fratelli Marco ed Ettore Giuradei, con cui ha pubblicato l’omonimo disco d’esordio a inizio del 2018.

La fiamma creativa incessante del chitarrista siciliano produce abbastanza materiale per dare alla luce la sua prima pubblicazione da solista, in cui sonorità e testi tratteggiano un lavoro sanguigno e dirompente, in cui l’originalità compositiva di Carmelo Pipitone giunge immediata all’ascolto.

Pipitone ha collaborato con artisti del calibro di Lucio Dalla, Franco Battiato, Enrico Ruggeri e tappe importanti come il Primo Maggio a Roma, Italia Wave prima dei Placebo, le apparizioni legate alla fiction “Romanzo Criminale” e le prestigiose partecipazioni alla trasmissione “Che Tempo Che Fa”.
Nel 2009 Carmelo Pipitone riceve il Premio Insound come migliore chitarrista acustico.
Partecipano al Festival di Sanremo 2013 nella categoria “Big” con due brani “Dispari” e “Vorrei”, duettando, nella serata dedicata ai brani storici, con Antonella Ruggiero.
Nel 2014 contribuisce alla formazione della superband O.R.K. con Lorenzo Esposito Fornasari (Hypersomniac, Bersèk) voci e tastiere, Carmelo Pipitone alle chitarre, Colin Edwin (Porcupine Tree) al basso e Pat Mastelotto (King Crimson) alla batteria. Band tutt’ora attiva.
Nell’estate del 2017 inizia a suonare con i Dunk (Ettore, Marco Giuradei e Luca Ferrari dei Verdena) e anche questa collaborazione gli permette di andare in tour per i Club e Festival d’Italia per tutto il 2018.

Parlando del suo disco “Cornucopia”, Pipitone afferma:
“Questo è il breve viaggio di un piccolo uomo tra i vicoli sporchi di una città. È anche il racconto di un condannato a morte dalla vita, che viaggia nel tempo per raggiungere e combattere Dio. Quest’uomo si affida totalmente al suo “Santo”; e con lui prova a volare per capire cos’è la caduta; con lui impara a sentirsi migliore degli altri e compiaciuto li affoga, lui stesso affoga in una vasca cercando di liberarsi da quelle catene che prima gli erano tanto amiche! Un giorno, alzandosi dal letto, svanirà nel nulla.”

Nell’album emergono temi seri quali la paura di vivere, il rapporto atavico con un dio che non esite, tutto ciò che lo ha fatto sempre “ridere in maniera amara”: per lui la musica è migliore terapia.

Ai microfoni di Radio Città Fujiko, all’interno del programma Fujiko Factory, ha spiegato la sua scelta di fare un album da solista: <“Sono padrone di me stesso nel mondo che io mi sono costruito”;.

Il 3 ottobre è possibile ascoltarlo a Bologna, dove terrà un concerto al Cortile Cafè alle ore 22, ingresso libero.

Carlotta Curti

ASCOLTA L’INTERVISTA A CARMELO PIPITONE: