Intervista a Giovanni Succi, musicista poliedrico, fuori dagli schemi ma non fuori dal mondo per l’uscita di Carne Cruda a Colazione, secondo album solista dell’artista.
Giovanni Succi è un personaggio all’apparenza un po’ cupo, con una voce tenebrosa che ti serve la sua musica come carne cruda a colazione. Se non hai voglia di dolcetti, marmellate e così via è il momento di provare Carne Cruda a Colazione.
Ha suonato per diversi anni in una band chiamata Madrigali Magri, poi dal 2005 ha fondato insieme a Bruno Dorella i Bachi da Pietra, duo di metal-blues con cui pare tornerà in studio a breve. Ha collaborato con decine di musicisti di ogni genere, provando e sperimentando musica di ogni genere.
Carne Cruda a Colazione arriva a due anni di distanza dal suo primo album solista, Con Ghiaccio. Questo secondo album ha un piglio molto particolare, non è definibile e quando lo chiediamo a lui ci dice che è Succi.
Non è un disco fatto per compiacere o per rendere qualcuno più o meno felice. E’ un disco fatto perché andava fatto, sincero, diretto e anche un po’ crudo. L’album è stato anticipato da Algoritmo.
Sai son molto appassionato del tuo disco / L’ho sentito già una volta quasi tutto / C’è parole che però non ci capisco / Che comunque lì si sente del disagio / C’è qualcosa di frizzante e anche un po’ jazz!
Basterebbe questa prima strofa del singolo a farvi capire come è fatto questo disco, composto di 10 tracce che si chiudono con Balene per me che, ci racconta nell’intervista, parla del fatto che lui non ha mai visto balene. Per una recensione andate qui.
L’album è uscito il 20 settembre per La Tempesta e Dischi Soviet Studio. In attesa di vederlo live anche dalle nostre parti l’abbiamo intervistato per voi.
ASCOLTA L’INTERVISTA A SUCCI: