L’ipotesi di una reindustrializzazione dal basso dell’ex Gkn di Campi Bisenzio non è più solo un’ipotesi. È stata infatti ufficialmente registrata GFF, la cooperativa (o proto-cooperativa, come la definiscono i lavoratori) con cui gli operai rispondono al temporeggiamento delle istituzioni e all’inerzia della nuova proprietà attraverso un progetto per convertire e far rivivere la fabbrica.
Nel frattempo continua la battaglia sindacale delle rsu per le spettanze non pagate dalla proprietà.

GFF, la proto-cooperativa degli operai dell’ex Gkn per reindustrializzare il sito produttivo

La registrazione formale di GFF è avvenuta lunedì scorso, 10 luglio. La “proto-cooperativa” è formata da 14 soci, di cui 9 futuri soci lavoratori e 5 soci sovventori. Tra questi ultimi figura anche la Soms Insorgiamo, l’associazione mutualistica nata in sostegno alla battaglia del Collettivo di Fabbrica dell’ex Gkn.
Ma oltre alla registrazione societaria, la cooperativa ha già le idee chiare su cosa produrre. In particolare, si parla di produzioni sostenibili, come le cargobike e i pannelli solari di nuova generazione.

Un prototipo di cargobike girerà presto per le strade di Firenze. Si tratta di un modello realizzato per Robin Food. Quanto ai pannelli solari di nuova generazione, si tratta di una partnership con una startup che detiene un innovativo brevetto.
A differenza di industriali e istituzioni, dunque, gli operai hanno un proprio piano industriale, che è nato grazie al lavoro di un comitato tecnico-scientifico composto da ingegneri, economisti, tecnici solidali.

«Il nostro fin dall’inizio è stato un piano contro l’immobilismo e l’attendismo, perché attendere è un modo per chiudere una fabbrica ogni giorno – commenta ai nostri microfoni Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica – Noi in questi due anni abbiamo presentato più volte dei piani industriali e quello principale prevede un intervento pubblico complessivo che intervenga sulla transizione energetica. Nel frattempo non stiamo con le mani in mano, ma abbiamo un piano di reindustrializzazione dal basso di cui la proto-cooperativa è uno degli strumenti».

In particolare, la proto-cooperativa serve a fare accordi commerciali e avere un veicolo giuridico. L’auspicio è che di trovare finanziatori soprattutto nei movimenti climatici e sociali con cui gli operai della Gkn hanno condiviso le lotte di questi anni.
In ogni caso, la GFF è un ulteriore passo di lavoratrici e lavoratori per togliere alibi alle istituzioni e alla proprietà, contro una strategia di logoramento – che passa anche per il mancato pagamento di spettanze – per disperdere la lotta.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DARIO SALVETTI: