Nel primo giorno lavorativo di Bologna Città 30, il nuovo limite di velocità a 30 Km/h in vigore su quasi tutte le strade cittadine, pochi si attengono alle nuove disposizioni. Lo sostengono i test realizzati da Repubblica Bologna e Corriere di Bologna, che ieri hanno monitorato il comportamento dei veicoli lungo le strade in cui vige la novità. A non rispettare i limiti, oltre ai mezzi privati, sarebbero anche mezzi del trasporto pubblico, come gli autobus e i taxi.
Bologna 30: «test non attendibili, diamo tempo al provvedimento»
A contestare l’attendibilità di questi test è proprio Bologna 30, la cordata di associazioni e realtà che ha fortemente voluto il provvedimento e che proprio ieri ha difeso l’Amministrazione e ha incoraggiato tutti e tutte ad intraprendere questo cambiamento epocale nelle abitudini dei cittadini.
«Non mi sembrano dati attendibili – osserva ai nostri microfoni Sara Poluzzi, portavoce di Bologna 30 – Se uno vuole fare una statistica, le statistiche vanno fatte con metodo e in una certa maniera. Non è che se scendo di casa e guardo ciò che succede nella mia via. Che statistica è?».
L’invito di Poluzzi è quello a rimanere razionali e a usare dati e fatti per intervenire su un tema che, come ogni cambiamento, sta generando preoccupazione e paura. «Siamo al secondo giorno – continua la portavoce di Bologna 30 – Sappiamo che abbiamo una strada lunga da percorrere, con tutta una serie di interventi pianificati e con un cambio che è anzitutto culturale e la cultura non si cambia in due minuti. Diamo il tempo a questo provvedimento di sedimentare e di fare il suo corso».
A proposito degli interventi che serviranno per arrivare all’entrata in vigore definitiva del provvedimento, Poluzzi sottolinea quelle misure che permetteranno alle persone di guidare senza tenere gli occhi incollati sul tachimetro. Tra questi, la modifica delle sedi stradali, con la sottrazione di sede stradale ai veicoli e maggiore spazio a pedoni e ciclisti. Questo porterà quasi naturalmente ad abbassare la velocità e a praticare una guida più fluida e costante e meno “a fisarmonica”, come avviene oggi.
Per tutte le perplessità e i luoghi comuni da sfatare, Poluzzi invita a documentarsi sul sito Bologna30.it, dove le persone potranno trovare le risposte a tutti i dubbi.
ASCOLTA L’INTERVISTA A SARA POLUZZI: