Ha ormai raggiunto le ragguardevoli dimensioni di 440 chilometri (sui 1000 da realizzare entro il 2030) la rete di piste ciclabili della Città Metropolitana di Bologna che va sotto il nome di “Bicipolitana“. Un fitto percorso che da cuore del capoluogo si dirama in tutta la provincia, da Galliera a Porretta, da Crevalcore a Imola.
Una rete infrastrutturale composta da 15 linee per la mobilità alternativa che ora è al centro di una campagna promozionale per incentivarne l’utilizzo.

Bicipolitana, la rete di ciclabili al centro di una campagna promozionale

Si intitola “Ci fa girare le ruote” la campagna di video e manifesti affissi in tutta la provincia per far sapere a cittadine e cittadini l’esistenza della Bicipolitana.
«Ci sembrava giusto fare conoscere questa rete e farla apprezzare – spiega ai nostri microfoni Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica e al progetto della Bicipolitana – ma anche sensibilizzare sul bisogno di rispettarsi quando si è in strada. Sappiamo che alle volte si creano delle situazioni di conflittualità, per cui abbiamo voluto provocare simpaticamente dicendo che sempre più persone sentono che i cambiamenti fanno loro girare le ruote. A volte in negativo, ma molto spesso anche in positivo, perché la bicicletta ci fa muovere e ci fa vivere meglio la nostra quotidianità».

La campagna di comunicazione arriva anche alla fine del contest #estateinbicipolitana, per il quale i cittadini e le cittadine erano invitate a inviare foto della loro presenza lungo i tragitti della rete. Ai vincitori del concorso verranno regalate biciclette, messe a disposizione in collaborazione con Decathlon.
Per favorire la mobilità alternativa, il Comune di Bologna ha stanziato recentemente un milione di euro per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita. Larghetti fa sapere che già la metà della somma è stata impegnata dalle richieste della cittadinanza.

Oltre a favorire gli spostamenti meno impattanti per l’ambiente, la Bicipolitana vuole intervenire anche sul tema della sicurezza stradale. Quest’ultimo è un nodo caldo dell’area bolognese visto il sensibile aumento degli incidenti, anche mortali, nell’ultimo periodo.
«Là dove abbiamo disegnato corsie ciclabili, dove abbiamo realizzato percorsi, dove abbiamo migliorato gli attraversamenti – osserva Larghetti – questi incidenti non sono avvenuti, a riprova che dobbiamo continuare a ripensare lo spazio pubblico e la velocità con cui ci spostiamo, non in un’ottica di rinunciare a qualcosa, ma per capire che stiamo guadagnando sicurezza per noi stesse e per gli altri».

ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONA LARGHETTI: