Sabato riparte “Bande de Femmes”, una rassegna di fumetti e illustrazioni gratuita e organizzata dalla Libreria femminista Tuba, a Roma, in diversi punti di via del Pigneto. Il primo giorno, il 29 giugno, sarà dedicato ai vernissage delle mostre, quest’anno diciannove, mentre nel weekend dal 4 fino al 6 luglio si susseguiranno presentazioni di fumetti, fanzine, illustrazioni e talk tematici. Per vocazione la kermesse avrà al centro le marginalità, le soggettività e il modo in cui sono influenzate dai fatti del mondo: i movimenti anti-scelta, il genocidio in Palestina, la crisi ambientale e la guerra in Ucraina. Tutti temi che influenzano le autrici presenti al Festival nella creazione dei loro prodotti editoriali.
Da giovedì torna “Bande de Femmes”: il festival di fumetto femminista della libreria Tuba a Roma
«Torniamo con l’inaugurazione della sezione di “Bande de femmes” dedicata alle mostre di fumetti e illustrazioni», hanno raccontato le curatrici Sarah di Nella, Ginevra Cassetta e Marta Capesciotti. «Quest’anno le esposizioni saranno diciannove e saranno distribuite in diversi luoghi del Pigneto – la via dove ha sede la Libreria Tuba che ha organizzato la rassegna». Librerie, bar, ma anche studi che durante l’anno sono off limits per il pubblico diventeranno luoghi delle mostre, accessibili quindi per l’occasione.
Oltre al numero di punti espositivi, le novità di quest’anno includono numerose ospiti internazionali. Tra i nomi Léa Katharina Meyer, Egle Pellegrini, Sheela Nah Gig, Jana Traboulsi, Sabrina Annaloro e Sofia Melluso, Sheyam Ghieth, Giulia Ananìa, Anita Roscini, Hannah Arnesen, Elena Ketra, Marja De Sanctis, Jùlia Sardà, Giannino Dari e Dina Omut, Stefania Sbrighi, Rocío Quillahuaman e una collettive, Moleste, che ha realizzato “Smack!”. Questi saranno i principali appuntamenti della prima serata dal titolo “Notte a colori”.
Da giovedì 4 luglio il festival ospiterà le fumettiste e le illustratrici che presenteranno i loro lavori e parteciperanno a tavole rotonde, live painting, dialoghi, ma anche appuntamenti dedicati ad artiste del mondo del fumetto e dell’arte che hanno fatto la storia. Tra questi ultimi l’incontro tra Michela Rossi (autrice di “Sonno”), Meo e Antonia Caruso autrice di “Corpi invisibili” «fumetto da cui partirà il dibattito», hanno precisato le curatrici. Alle 20.45 ci sarà una tavola rotonda con Lorenza Accardo in dialogo con Lina Pallotta, Raffaella Perna, Cecilia Anita e Michela Bechis su come costruire delle curatele femminista e su «cosa significano un approccio femminista e un posizionamento femminista nella curatela dell’arte e della fotografia». A cui seguirà l’incontro con Jana Traboulsi: «un’artista e designer libanese che accompagnerà discorsivamente il pubblico nel suo lavoro e nel suo percorso artistico e politico a Beirut». Un’ospite molto attesa sarà Hannah Arnesen. «È da anni che l’aspettiamo al festival, è un’artista svedese che ha realizzato un libro illustrato, pubblicato da Orecchio Acerbo, che racconta – attraverso l’espediente narrativo delle lettere – il mondo nel quale viviamo, la crisi climatica e ambientale, da una prospettiva di “soglia”. L’approccio è personale e pittorico, estremamente suggestivo. Le parole sono poche e di grande impatto. Lei cerca di dare una rotta, almeno a livello di immaginario, che permetta di affrontare la questione in modo altro rispetto alla disperazione».
Tra venerdì e sabato continueranno le serate di live painting, prima quello di Elena Mistrello, Luchadora e Laura Scarpa che disegneranno dal vivo su parole sierocoinvolt3 di Tony, e il giorno dopo quello di Dina Omut. Proseguiranno anche le presentazioni. Venerdì Giulia Vallicelli incontrerà Dafne Boggeri, autrice di “Out of the grid. Italian Zine 1978-2006” (uscito per Les presses du réel) per parlare attraverso 100 fanzine dei cambiamenti sociali, politici, estetici e tecnologici dell’Italia.
Tra i temi ricorrenti anche la questione Palestinese. «I conflitto così come la crisi ambientale e la guerra in Ucraina sono temi che influenzano gli artisti e la loro produzione», hanno spiegato le curatrici. «Un esempio è il racconto illustrato dal titolo “Tracciato Palestina” di Elena Mistrello venerdì in dialogo con Giulia Cesetti».
Incontri e presentazioni scandiranno le ore dell’ultima giornata. Partendo dalla fine, Anke Feuchtenberger, con “Compagna cuculo” (per Coconino press – Fandango) e Sted autrice di “Le conseguenze” (pubblicato per Another coffee stories editore) saranno per la prima volta a “Bande de Femmes”. Gli argomenti centrali saranno la violenza maschile sulle donne, il processo di migrazione, raccontato attraverso l’esperienza personale di Rocío Quillahuaman che dall’America latina si è trasferita a Barcellona (Spagna), fino a qualcosa di più introspettivo – lo smarrimento di chi non riesce a definirsi e si cerca nello sguardo altrui – che diventa un fenomeno sociale, l’emarginazione giovanile. Due temi rintracciabili nella graphic novel “Sangue” (pubblicato da Bao publishing) di Noah Schiatti e Eleonora Caruso e che verrà presentata quella sera.
Non mancheranno immersioni nella storia del fumetto con «alcuni focus su artiste che hanno fatto la storia del fumetto in Italia. Per esempio la carriera della fumettista Pat Carra che si racconterà al pubblico».
L’ingresso e gli incontri saranno gratuiti e senza prenotazione. Per conoscere il programma completo clicca qui.
ASCOLTA L’INTERVISTA ALLE CURATRICI: