«É l’ottobre dei diritti umani e delle visioni, per cui torna il Terra di Tutti Film Festival per questa 17° edizione» racconta Jonathan Ferramola, direttore artistico. La rassegna di cinema sociale, incontri ed eventi promossa da WeWorld e COSPE sarà a Bologna dal 5 all’8 ottobre e online su Mymovies dal 5 al 15 ottobre. 13 prime visioni bolognesi, 7 prime visioni italiane e 5 audiovisivi fuori concorso per 5 giorni dedicati a dibattiti su cambiamento climatico, diritti umani, migrazioni e conflitti.

Il programma del Terra di Tutti i Film Festival

Tra incontri, film e presentazioni, il Terra di Tutti Film Festival accenderà i riflettori sui principali fronti caldi del presente, con l’aiuto di ospiti nazionali e internazionali che affronterano le tematiche contemporanee più spinose. «Limitare ad un tema ci sembra di dover escludere altri percorsi, per cui noi abbiamo i nostri argomenti cari di cui continuamo a parlare. Come i cambiamenti climatici e l’emergenzia planetaria che stiamo vivendo, il tema dei conflitti dalla Palestina e Israele all’ Ucraina, parleremo poi di morti sul lavoro dal lato del sud del mondo, di inclusione, diritti e di esclusione di tanti nuovi cittadini. Tanti focus interessanti che si dipaneranno in questi 4 giorni dal vivo al Lumière, nel contiguo Centro Costa e un evento anche alle Serre dei Giardini Margherita, oltre che online sul sito di Mymovies» racconta Jonathan Ferramola.

Ci saranno Stefano Liberti, giornalista e scrittore, che racconterà gli impatti del cambiamento climatico nei contesti di conflitto (sabato 7 ore 18 al Cinema Lumière); Michele Lapini, fotogiornalista, presente all’apertura del festival con il seminario di formazione realizzato in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna “Crisi Complesse e Crisi Dimenticate: luci e ombre dell’informazione mainstream” (giovedì 5 ore 9:30 in Sala Borsa); Sara Manisera, regista de “La terra mi tiene” (sabato 7 ore 14:30 al Cinema Lumière); Anna De Manincor regista di Yakub ( venerdì 6 ore 17:30 al Cinema Lumière), Alessandro Cinque, fotogiornalista tra i vincitori del World Press Photo 2023 (venerdì 6 ore 20 al Cinema Lumière), e l’attivista dal Brasile Cintia Guajajara, (venerdì 6 ore 20 al Cinema Lumière).

Spazio anche per la partecipazione con l’evento “Nuove cittadinanze: il diritto alla partecipazione”(sabato 7 ore 10 al Cinema Lumière): un dibattito a più voci per sradicare le diseguaglianze e chiedere pari diritti per tutti e tutte.

Il Festival si conclude domenica 8 ottobre alle 16,30 presso Il Cameo (Piazzetta Pasolini, Via Azzo Gardino 65) con il talk “L’ipocrisia del nostro cibo: tra sfruttamento e crisi climatica”. In dialogo con Margherita Romanelli (WeWorld) Fabio Ciconte, che racconta il suo libro costruito attraverso le ricerche sullo sfruttamento lavorativo nelle filiere agroalimentari dall’Italia alla Thailandia realizzate dal progetto #OurFoodOurFuture.

L’ingresso alle proiezioni e agli eventi è libero fino a esaurimento posti e non è prevista la prenotazione. È consigliato presentarsi 15 minuti prima dell’inizio delle proiezioni e degli eventi. Il programma completo è disponibile qui. Vi ricordiamo che dal 5 al 15 ottobre 13 dei film in concorso saranno visibili gratuitamente sulla piattaforma MYmovies a questo link.

ASCOLTA L’INTERVISTA A JONATHAN FERRAMOLA: