Politica, attivismo e arte: son queste le tre voci e forme diverse di partecipazione, soprattutto giovanili e delle nuove cittadinanze che, al Terra di Tutti Film Festival, s’intersecheranno per portare avanti un dibattito sullo sradicamento delle disuguaglianze e sulla richiesta di pari diritto per tuttə.

Insieme contro le disuguaglianze: il programma della giornata

Organizzato da WeWorld in collaborazione col COSPE, il 7 ottobre al Cinema Lumière si terrà l’evento “Nuove cittadinanze: il diritto alla partecipazione”; una giornata divisa in tre atti che inizierà alle 10:00, con un dibattito dove esponenti politici come Siid Negash, consigliere comunale di Bologna, Katja Utrosa, attivista per i diritti dei migranti in Slovenia per KD GMAJNA, Daryna Sterina, Germania MoveGlobal, e altrə, si soffermeranno sul ruolo della politica all’interno del dibattito sulla partecipazione attiva sia a livello locale che non; il tutto moderato dalla giornalista Sabika Shah Povia.

La giornata proseguirà con la proiezione de “L’ora alternativa”, cortometraggio di Ali e Mouadh Ben Mohamed, dove un gruppo di giovani ragazzə si ritroveranno ad interrogarsi sull’importanza del ruolo della partecipazione politica durante il passaggio dal periodo dell’adolescenza a quello dell’età adulta. L’ultimo appuntamento della giornata darà spazio all’arte con Wissal Houbabi, poetessa, artista e scrittrice che metterà in scena una sua performance, e Nalini Vidoolah Mootoosamy, drammaturga teatrale che racconterà il suo utilizzo della drammaturgia come partecipazione attiva e politica. Un incontro che vuole mettere in luce la voce dei giovani e delle nuove cittadinanze e generazioni, attraverso un eterogeneità di punti di vista e storie che cercheranno di mostrare l’importanza di “fare qualcosa”, attraverso l’arte, la politica e l’attivismo.

WeWorld e COSPE porteranno avanti anche delle attività in contemporanea, come quelle al Centro Sociale Giorgio Costa, «in modo tale che le persone possono anche scegliere di fruire diverse tipologie di formule» – racconta Erica Scigliuolo di WeWorld – «per far si che sia aperto e collettivo, il tutto in maniera gratuita».

ASCOLTA L’INTERVISTA A ERICA SCIGLIUOLO: