Soddisfatti delle mobilitazioni di questo fine settimana, gli studenti rilanciano la mobilitazioni per costruire un dicembre di lotte.

È grande la soddifazione degli studenti dopo l’intensa settimana di mobilitazioni culminata nel corteo di sabato. Un corteo molto partecipato nonostante i tempi molto stretti che gli organizzatori avevano a disposizione.

Indetto dagli istituti cittadini occupati, la mobilitazione ha portato in piazza oltre 700 studenti, segno che le occupazioni stanno raccogliendo un ampio consenso all’interno delle scuole. Lungo tutto il percorso, da piazza XX settembre, dove sono stati bloccati i viali, fino in via Zamboni, dove si è concluso il corteo, gli studenti hanno intonato slogan contro Monti e il ministo Profumo.

Un ottimo risultato, come ha commentato ai nostri microfoni Tommaso del Minghetti. “La manifestazione di sabato segna la ripresa di protagonismo del mondo degli studenti, fino ad ora latente”.

Efficace anche il flash mob inscenato in piazza maggiore: gli studenti si sono disposti in piazza per formare la parola “scuola”. La giornata  si è conclusa al Minghetti con la notte bianca, durante la quale sono intervenuti Valerio Evangelisti e l’attore Ivano Marescotti.

La protesta contro l’ex DDL Arpea è continuata anche domenica, con un’assemblea al liceo Righi dalle undici del mattino, e non sembra fermarsi.

Il collettivo interscolastico ha rilanciato l’appuntamento di un’ assemblea pubblica per venerdì 7 dicembre, per decidere i prossimi passi da intraprendere.

Oggi invece, in piazza Maggiore dalle ore 14 in poi, gli studenti del Galvani allestiranno una mostra con gli appunti presi nel corso delle lezioni, mentre altri studieranno i propri libri in strada, preparandosi all’evenualità, che se si continua su questa strada, una scuola (pubblica) dove studiare non esisterà più.

Paolo Antoniazzi