Si sa che con le campagne elettorali torna sempre il mantra della sicurezza. +Europa, Radicali di Bologna e Giovani Democratici presentano una delibera popolare per istituire la figura del “Sindaco della notte” nel giorno in cui i comitati di residenti rivolgono l’ennesimo appello ai candidati sindaco rivendicando il loro diritto al riposo. Il “Sindaco della notte” è un’istituzione che sarebbe stabilmente dedicata a fare da mediatore tra le varie istanze sociali coinvolte nella vita notturna: bar, ristoratori, residenti, studenti, eccetera.

«Movida da regolamentare, non da reprimere», la proposta del “Sindaco della notte”

«Il tutto – spiega Marco Cardona, candidato al consiglio comunale nella lista “Anche tu Conti” – per dare a Bologna quell’attenzione necessaria a regolamentare il fenomeno, soprattutto in una città giovane come questa».
«Bisogna istituire questa figura il prima possibile, non si può più aspettare», afferma Arcangelo Macedonio coordinatore di +Europa Bologna.

Il “Sindaco della notte” è un’idea già sperimentata in altre città del mondo, come ad Amsterdam dal 2012 e poi a Londra, Parigi, Zurigo, Rio de Janeiro, Barcellona, New York. Insomma in tutte quelle realtà che, rispetto all’Italia, si sono dovute confrontare molto prima con l’esigenza di contenere e al contempo favorire la cosiddetta movida.
«Il mondo della notte è un mondo che continuerà a esistere e quindi non si può far altro che amministrarlo e governarlo», afferma ancora Cardona.
Per i proponenti sono quindi da evitare i due poli di repressione e censura da un lato e di un “libera tutti” senza controllo dall’altro.

Se il problema della movida e della sua gestione è da anni presente a Bologna, durante il periodo di restrizioni a causa del Covid la tensione si è esacerbata. Risalgono a pochi mesi fa, infatti, le immagini di una Piazza Verdi sgombrata dalle forze dell’ordine intervenute con caschi e scudi e la risposta a suon di lancio di bottiglie. E il conseguente rimpallo di responsabilità tra amministrazione comunale, forze dell’ordine e ateneo.

«Rendendo stabile una figura istituzionale dedicata alla “notte” – dicono i proponenti – si darebbe una continuità alla gestione del fenomeno, evitando interventi una tantum».
La delibera si articola su tre punti: «Per prima cosa bisogna fare una mappatura degli spazi esistenti e che potrebbero essere recuperati e riutilizzati per vari progetti di rigenerazioni urbana. Una volta inquadrata la situazione, proponiamo un tavolo di confronto tra gli attori coinvolti. È importante anche intensificare le linee urbane notturne e poi, ovviamente, istituire il sindaco della notte», spiega Marco Cardona.

Medea Calzana

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