Nel giorno in cui il commissario per la ricostruzione post-alluvione, il generale Francesco Figliuolo, ha incontrato istituzioni e parti sociali presso la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna ha annunciato che domani verrà riaperta via Saffi poiché sono stati ultimati i lavori di sistemazione del torrente Ravone, esondato più volte a maggio scorso, in occasione dell’alluvione che ha interessato il capoluogo emiliano e quasi tutta la Romagna.
In particolare, il cantiere è servito anche a collocare una griglia a monte del tratto cittadino del torrente Ravone, in modo da fermare l’afflusso di detriti corresponsabili dei problemi registrati la primavera scorsa.

La riapertura di via Saffi dopo l’alluvione: ultimati i lavori sul torrente Ravone

Ad annunciare la riapertura di via Saffi è stato lo stesso sindaco, Matteo Lepore, in una conferenza stampa in cui ha ribadito che le risorse per la sistemazione del Ravone e della via cittadina provengono dall’anticipo dell’intervento per la realizzazione del tram.
Quanto al confronto con Figliuolo, il primo cittadino afferma che il dialogo è buono, ma che né via Saffi né altre zone della Città Metropolitana di Bologna colpite dall’alluvione sono ancora state inserite nell’elenco dei Comuni alluvionati. Ciò ha conseguenze soprattutto su cittadini e imprese, dal momento che, pur investiti dal disastro, non possono usufruire della sospensione dei mutui e dei tributi e non possono accedere ai rimborsi.

Su tutta la Città Metropolitana di Bologna sono oltre 500 i cantieri che sono stati aperti o verranno aperti per riparare ai danni dell’alluvione sulle strade. Ad essere coinvolto dall’alluvione è il 31% del territorio metropolitano, un’estensione maggiore anche rispetto alla stessa Romagna.
Per questo uno dei nodi che Lepore continua a sottolineare è proprio l’inserimento nell’elenco di tutte le zone colpite.
Quanto a via Saffi, per il momento rimane ancora chiuso il tratto di portico di pertinenza del negozio e del condominio dal quale il Ravone è letteralmente esploso. La riapertura avverrà solamente quando i privati effettueranno i lavori richiesti.

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