Alla scoperta delle bellezze di Alcamo, città siciliana che non ha nulla da invidiare alle mete esotiche. Un’opportunità per organizzare per tempo le vacanze estive, facendosi aiutare dalle app che sapranno guidarci nel viaggio.

Alcamo e le sue bellezze

Alcamo è una tipica città siciliana che sprigiona tra le sue vie e i suoi palazzi tutta la bellezza di una regione come la Sicilia, attraversata da diverse dominazioni delle quali sono rimaste tracce sia nell’architettura che nelle tradizioni locali, anche culinarie. L’estate si sta avvicinando e questa potrebbe essere una possibile meta turistica per noi italiani, visto che recenti studi hanno stabilito che il 74% degli italiani trascorre le vacanze in Italia.
Alcamo si trova in provincia di Trapani, nella parte sud occidentale dell’isola ed è caratterizza da un mare bellissimo. Il suo nome deriva da un termina arabo “Alqamah” che allude alla fertilità dei suoi terreni, in quanto attraversata da corsi d’acqua.

Piazza Ciullo il cuore di Alcamo
La piazza centrale della cittadina trapanese è piazza Ciullo, alla quale il nome fu modificato per ben 3 volte passando da Piazza Maggiore a Piazza S. Oliva del 1875 a quello di oggi dedicato al grande poeta locale e considerato “padre della lingua italiana” di cui si ricorda il famoso componimento “Rosa fresca aulentissima” destinata alla rappresentazione teatrale e scritta nel XIII secolo. Famoso anche il locale poeta Cielo d’Alcamo.
In passato questa piazza era in realtà il letto di un fiume che poi fu deviato per farla diventare il punto d’incontro della gente del posto, dei giovani che oggi amano sostare e passeggiare, dopo che è divenuta area pedonale, specie sotto il sole della bella stagione. Inevitabilmente durante la vacanza vi porterete anche lo smartphone; potrebbe essere utile scaricare l’app AlertsPro – Meteo – Allerta che vi avviserà in anticipo fino a 48 ore rispetto a un possibile cambiamento climatico, di modo che possiate pianificare le vostre giornate compatibilmente con le previsioni.
Sulla stessa piazza si affacciano alcuni degli edifici religiosi e dei palazzi pubblici più importanti di Alcamo, come la Chiesa del Collegio dei Gesuiti edificata a partire dal 1684 in stile barocco, la Chiesa di S. Oliva del 1553 e il palazzo del Comune risalente al XVIII secolo.
Piazza Bagolino invece è detta anche la piazza “del belvedere” per la splendida vista che si gode sui dintorni di Alcamo. Da qui si può ammirare il paesaggio caratterizzato dagli uliveti, dalle vigne e dai varie fortificazioni costruite un tempo per difendersi dalle varie invasioni, prime fra tutte quelle dei saraceni. Anche in questo caso lo smartphone risulta utile con l’app GeoTravel che costituisce una vera e propria guida turistica portatile mondiale, così non perderemo nessun particolare storico-artistico della città.

La Riserva Naturale Orientata Bosco di Alcamo
È la zona verde situata sul monte Bonifato che prende il nome da un antico insediamento risalente all’epoca sveva, di cui oggi rimangono dei resti ancora visibili e visitabili.
In particolare è in buone condizioni una delle quattro torri che rappresentavano la possente cinta muraria, che è alta 19 metri ed ancora coperta da una volta a botte.
Sono ancora visibili i ruderi del castello di Ventimiglia, delle case e delle cisterne, una delle quali poteva contenere 1200 mt cubi di acqua.
Proprio la mancanza di acqua ha dato probabilmente vita al santuario che si trova nei pressi della riserva dedicato Madonna dell’Alto, dove la gente va in pellegrinaggio chiedendo la pioggia.
La riserva è composta da alberi di macchia mediterranea (pini, cipressi, lecci), piante officinali (valeriana, origano, calendula, ruta, borragine comune, ecc).
Dal 1919 sono stati effettuati anche degli interventi di rimboschimento che hanno mantenuto sempre viva la vegetazione arricchendola di altre piante.
Qui si trova anche una fauna variegata dove animali come la volpe, il riccio, la donnola, il coniglio selvatico hanno trovato il loro habitat naturale insieme agli uccelli come il picchio rosso, la ghiandaia, il barbagianni, la poiana, la cinciarella e anche come oasi dove vengono a svernare l’upupa, la quaglia, la tortora, il cuculo.

I dolci tipici di Alcamo
Si chiamano “minni di virgini” cioè “seni di vergini” e venivano preparate un tempo dalle monache. Molto gustose, hanno una forma caratteristica e sono ripiene di crema al latte.
La cottura pare sia molto breve perché equivale al tempo necessario per recitare un “Credo” o “un’Ave Maria”.

Infine, per partire in tutta sicurezza è in arrivo una app che, abbinata ad un dispositivo elettronico da apportare al bagaglio, traccia ogni spostamento dello stesso durante il viaggio, così potremmo scongiurare eventuali smarrimenti all’aeroporto. Aspettando questa app è consigliabile informarsi sulle assicurazioni viaggi e mettere al sicuro il bagaglio e tutto il suo contenuto!