Gli occhi delle donne italiane che difendono il diritto all’aborto sono puntati sulle urne di domenica prossima, 25 settembre. La messa in discussione della legge 194 e, più in generale, del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza non è un’ipotesi remota, anche considerando il contesto internazionale. Dalla Polonia all’Ungheria, passando per la sentenza shock negli Stati Uniti d’America, il mondo sta conoscendo un’ondata reazionaria che sta togliendo alle donne il diritto all’autodeterminazione.
È per questo che, in vista del 28 settembre, Giornata Internazionale per l’Aborto libero, sicuro e gratuito, le Mujeres Libres di Bologna hanno organizzato un ciclo di iniziative per continuare a lottare.

Dibattiti e lotte per l’aborto e l’autodeterminazione delle donne

Abortembre” è il titolo della serie di iniziative, che sta a significare “un mese e più di lotte e dibattiti su aborto, corpi e conflitto transfemminista”.
Il primo appuntamento è previsto per domani pomeriggio alle 18.00, a Vag61, con una tavola rotonda che prenderà in esame le lotte dal basso e le pratiche di mutuo aiuto in Italia, con numerose realtà transfemministe che si occupano di supporto all’aborto.
Sempre alle 18.00, ma lunedì 26 settembre, al Circolo Guernelli, l’incontro “Genitorialità e maternità dissidenti” con Linda Porn e altre ospiti.

Il clou della mobilitazione si avrà, ovviamente, il 28 settembre con un corteo per l’aborto libero, sicuro e gratuito nelle strade e nelle piazze di Bologna con Non Una Di Meno e la rete trasfemminista della città.
Le iniziative, però, proseguiranno anche ad ottobre. Il 16, ad esempio, è prevista la proiezione di “Nuestra libertad“, film che porta la regia di Celina Escher, e un dibattito. Sempre ad ottobre, ma in un giorno e in un luogo ancora da definire, verrà presentata una fanzine sulla rappresentazione dell’aborto in film e serie tv.

Il tema dell’aborto e di una sua possibile limitazione ha toccato la campagna elettorale per le prossime elezioni. E la preoccupazione maggiore è per le parole della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha detto di voler applicare tutta la legge 194. «Siamo consapevoli che il rischio che venga limitato ulteriormente il diritto all’aborto in Italia c’è – afferma ai nostri microfoni Debs delle Mujeres Libres – Oggi la 194 è la legge che ci garantisce l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, ma è una legge che presenta molti ostacoli se venisse interpretata in altro modo, perché non contempla il diritto all’autodeterminazione delle donne». Le attiviste, però, sono pronte a dare battaglia qualunque sia lo scenario che uscirà dalle urne di domenica prossima.

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