La piscina domestica è uno strumento di comfort indiscusso. Tuttavia, la piscina in casa rischia di diventare una fonte di pericolo e rischio, specialmente per animali e bambini.
I dispositivi per mettere in sicurezza la propria piscina sono numerosi, così come le accortezze che bisogna osservare in piscina per scongiurare possibili eventi spiacevoli.
Tipologie di recinzioni: mobili o fisse
In alcuni paesi, ad esempio la Finlandia, le recinzioni per piscine sono obbligatorie. Si sta vagliando anche in Italia una legge che introdurrà l’obbligo, in particolare per le piscine residenziali, di recinzione o di copertura dello specchio d’acqua. La normativa vigente pone degli obblighi sui seguenti aspetti delle recinzioni:
- l’altezza minima deve essere di 120 centimetri a tutela dei più piccoli (fonte: Gazzetta ufficiale);
- la recinzione deve essere dotata di una chiusura chiave per evitare tentativi di accesso non autorizzati;
- la recinzione deve essere fissata adeguatamente al pavimento.
Esistono più tipi di recinzioni per piscine, rigide o flessibili ad esempio, progettate con diversi materiali per esterni. Tra le principali recinzioni per piscine domestiche troviamo le seguenti due.
Recinzioni mobili
Si tratta di una recinzione di sicurezza removibile e molto richiesta. Questi modelli sono molto diffusi in quanto, in alcuni casi, la loro installazione non richiede fori o lavori di scavo nel terreno, in quanto stabili e autoportanti. Una recinzione del genere si rivela semplice da installare, si adatta a ogni tipo di spazio e giardino e richiede una manutenzione minima.
Recinzioni fisse
Le recinzioni fisse sono sicuramente meno utilizzate rispetto a quelle mobili, ma offrono lo stesso livello di sicurezza. Solitamente, il legno è il materiale maggiormente usato: opportunamente trattate, le recinzioni in legno sono robuste e resistenti e si integrano perfettamente in contesti esterni a bordo piscina, dove aggiungono un tocco di raffinatezza.
Le coperture per piscine
Le coperture per piscine offrono numerosi vantaggi. Oltre alla protezione da eventuali cadute in acqua, esistono delle valide ragioni per cui l’utilizzo di una copertura per piscine è altamente consigliato. Le coperture aiutano a mantenere la temperatura dell’acqua, molto utile specialmente quando riscaldata. L’acqua della piscina tende a evaporare, quindi una copertura evita lo spreco di acqua e riduce i costi di manutenzione e pulizia. Coprire la piscina la protegge dall’eventuale formazione di alghe e microorganismi che si possono depositare sulle pareti e sul fondo della vasca. Le coperture possono essere alte, realizzate come una sorta di veranda, a chiusura telescopica, apribili oppure scorrevoli. Tra le coperture basse, invece, troviamo:
- i teloni, solitamente realizzati in PVC, che coprono la superficie della vasca ed evitando il ristagno dell’acqua piovana nella zona centrale del telo. Le tipologie di ancoraggio possono essere dotate di barre rigide, in base allo spazio a disposizione alle singole necessità;
- la copertura a terrazza mobile mediante i binari. Si tratta di una soluzione molto funzionale, in quanto permette di ricavare uno spazio calpestabile quando la piscina non è in uso. Queste speciali coperture vengono solitamente realizzate con pannelli in legno o WPC a copertura totale della superficie della piscina con meccanismo a scorrimento su appositi binari laterali;
- la copertura a tapparella non richiede binari o ganci, può essere installata sia dentro la vasca sia fuori terra e ha un sistema di avvolgimento che si può azionare automaticamente con radiocomando.
In materia di utilizzo di coperture per piscine, la normativa UNI 11718 classifica i tipi di coperture, fissando i seguenti requisiti:
- la copertura deve essere costruita allo scopo di prevenire prevenire la caduta in acqua di un bambino di 5 anni. In più, la copertura deve essere fissata senza creare intralci che potrebbero causare la caduta accidentale di bambini. In caso di coperture automatiche, il sistema di avviamento deve essere comandabile esclusivamente dagli adulti;
- la copertura deve poter sopportare un carico di 100 kg.
I pavimenti antiscivolo
In piscina, i rivestimenti antiscivolo sono fondamentali per evitare cadute sia nella zona della piscina sia nell’ambiente circostante. I pavimenti antisdrucciolo devono:
- essere dotati di un sistema drenante efficace;
- essere realizzati con materiali che reagiscono bene all’elevata umidità, senza favorire la proliferazione di batteri (legno composito, WPC o gres porcellanato);
- garantire un’elevata resistenza allo scivolamento collaudata a piedi nudi.
Suggerimenti finali
Oltre all’impiego di recinzioni, coperture e pavimenti di sicurezza in piscina, non meno importante è l’adozione di comportamenti adeguati in piscina: occorre prestare attenzione alla temperatura dell’acqua, che, se troppo fredda, può esporre bambini e anziani al rischio di congestione. Una temperatura ideale dell’acqua si aggira intorno ai 28 gradi. Inoltre, bisogna evitare di lasciare da soli bambini, animali o persone non in grado di nuotare. Infine, è cruciale fare un utilizzo appropriato del trampolino ed evitare di effettuare tuffi dove il fondale della piscina è basso.