Si chiama “Un pasto avanti: per un 25 aprile resistente e solidale” l’iniziativa messa in campo per la giornata della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo dal gruppo di realtà che dà vita al Manifesto per un governo condiviso della città. 250 volontari distribuiranno gratuitamente un migliaio di pasti a chi ne ha bisogno per sottolineare l’importanza di contrastare le discriminazioni.

“Un pasto avanti”, il 25 aprile solidale

L’iniziativa è stata lanciata dalle realtà promotrici del percorso “Manifesto per un governo condiviso della città”, rete che riunisce mondo della cultura, dell’associazionismo e del sindacalismo, che vuole mettere al centro quelli che sono i problemi più urgenti della nostra città: le disuguaglianze e la povertà crescente. Per questo il 25 aprile in vari spazi dislocati per Bologna verranno distribuiti gratuitamente più di 1000 pasti da circa 250 volontari a chi ne ha più bisogno.
«Abbiamo costruito un’iniziativa in cui tutti i progetti di mutualismo e solidarietà che sono cresciuti durante il periodo della pandemia proveranno a mettersi in rete per dare un segnale alla città che vada verso un’idea di città più uguale e solidale», afferma Rossella Vigneri, presidente dell’Arci provinciale di Bologna. Le Cucine Popolari, Làbas, il Circolo Arci La Fattoria, il Circolo OFFSide Pescarola, il Tpo, il Circolo Arci Ippodromo, il Circolo Arci Akkatà di San Giovanni in Persiceto, il Circolo Arci San Lazzaro Molte si sono uniti per portare avanti questa iniziativa.

La data ovviamente non è casuale. Per gli organizzatori è fondamentale essere partigiani, ieri come oggi, e quindi lottare insieme contro le disuguaglianze crescenti, le discriminazioni e portare al centro del dibattito quelle che sono le esigenze e le tutele dei lavoratori, delle lavoratrici e di chi vive in condizioni di sfruttamento.
Insieme ai pasti verrà distribuito un volantino che riassume le priorità emerse dalle assemblee pubbliche del Manifesto, come «un welfare di prossimità, un nuovo piano per contrastare la povertà nella nostra città, risorse per la cultura e nuovi progetti per sostenere la cultura in futuro». Importante quindi il confronto diretto con il cittadino, ma anche quello con la politica che attualmente è pressoché inesistente. Per questo motivo le priorità individuate dalla rete di associazioni verranno probabilmente presentate a chi si candiderà alle imminenti elezioni.

A Bologna i pasti potranno essere ordinati scrivendo all’indirizzio e-mail bologna@arci.it del Circolo ARCI Ippodromo e ritirare i pasti lì o al circolo Arci La Fattoria, mentre a San Giovanni in Persiceto si potrà prenotare al Circolo Arci Akkatà scrivendo tramite Whatsapp al numero 335 474093. I pasti saranno distribuiti gratuitamente, ma sarà possibile anche acquistare i pasti e il ricavato andrà in sostegno a chi supporta e interviene attivamente per aiutare le persone in fuga nella rotta balcanica.
Sarà quindi un 25 aprile all’insegna della solidarietà per resistere contro le ingiustizie e avanzare insieme verso una Bologna più equa che prende posizione e non si tira indietro quando è il momento di agire.

Manuela Bassi

ASCOLTA L’INTERVISTA A ROSSELLA VIGNERI: