Ritorna il concorso nazionale per corto, mediometraggi e documentari. La 28° edizione di Visioni Italiane si terrà dal 2 al 6 novembre alla Cineteca di Bologna, con sessantadue film per rappresentare il cinema che verrà. La parola chiave sarà pluralità, geografica, di prospettive e visioni, per raccontare l’Italia da ogni panorama cinematografico. Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare a spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.

Al cinema la programmazione della 28° edizione di Visioni Italiane

L’edizione di quest’anno ha cercato di raccontare storie laterali, mondi poco narrati dai lungometraggi e per questo ancor più interessanti, spesso con una portata universale. Un cinema che,non è contro il cinema maggiore, ma anzi si ispira a quegli autori che negli ultimi anni più lo hanno rinnovato.Ci sarà l’ultimo monumentale film di Enrico Ghezzi, teorico, critico, agitatore televisivo, che hanno deciso di portare nelle sale italiane con la distribuzione della Cineteca di Bologna. Imperdibile il viaggio nella fotografia, nell’arte, nella musica, incrociando gli sguardi di due grandi padani, Luigi Ghirri e Nino Migliori, e la voce inconfondibile della nostra terra, Luciano Pavarotti. Non mancherà il sostegno al cinema, con i premi Pelliconi e Truffelli, per dare un aiuto concreto alla produzione di film indipendenti.

Nella sezione Visioni Italiane ci saranno invece ventidue opere in competizione, di autori alla prima esperienza e di autori già noti nel mondo del cortometraggio, vincitori di premi importanti. Diversi corti raccontano l’adolescenza, quell’età in cui tante sono le aspettative, difficili le scelte da fare, drastici i conflitti, un periodo della vita in cui c’è voglia di ribaltare il mondo e di rivoltarsi contro gli adulti.
Sono undici i titoli in concorso in Visioni Doc, film provocatori che impongono riflessioni su temi d’attualità come l’eutanasia, la vecchiaia, l’insegnamento, il valore delle immagini, e che utilizzano la forma breve per essere più concisi ed entrare in medias res, senza preamboli. Cinque titoli nelle sezioni tematiche Visioni Acquatiche e Visioni Ambientali, dedicate all’acqua e alla sua importanza vitale e all’ambiente, sempre più massacrato e deturpato dall’uomo.

Molto ricca quest’anno la sezione Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna, che oltre alle opere brevi presenta numerosi lungometraggi realizzati in regione, grazie anche al supporto dell’Emilia-Romagna Film Commission, come Pasolini. Cronologia di un delitto politico di Paolo Fiore Angelini, che inaugura la sezione, La California di Cinzia Bomoll, una storia padana dai caratteri universali, e come i documentari dedicati a due fotografi eccezionali:
Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini e Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza di Elisabetta Sgarbi.