Dopo lo sgombero dell’Istituto Santa Giuliana, occupato da una decina di giorni dal collettivo LUnA, nel tardo pomeriggio di ieri attivisti e occupanti si sono radunati all’esterno dello stabile in assemblea presidio, per rilanciare la lotta al diritto abitativo. Lo stabile, di proprietà della chiesa, in quest’occasione non proprio misericordiosa, sarà destinato alla creazione di uno studentato privato, a conferma di una pratica ormai consolidata, per cui ogni immobile in disuso di grandi proporzioni in questa città viene sistematicamente convertito in alloggi dai costi inaccessibili per la maggior parte di studenti e lavoratori fuori sede. La denuncia di tale deriva connota ormai tutte le occupazioni che ci sono state a Bologna nelle ultime settimane, a conferma che la priorità per attivisti, studenti e lavoratori è passata dalla ricerca di nuovi spazi sociali alla necessità di apertura di nuovi spazi abitativi. All’assemblea presidio di ieri noi c’eravamo e abbiamo parlato con alcuni di loro.

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