Nel gennaio del 1941, venne commissionato al regista Sergei Eisenstein, assai probabilmente su volere dello stesso Stalin, sull’onda del successo del precedente”Alexander Nevski”, un altro film di argomento storico, questa volta incentrato sullo zar Ivan IV, meglio noto come Ivan il Terribile.

Guarda caso, Sergei Prokofiev, che aveva composto le musiche per il film precedente, stava progettando proprio un’opera su questo soggetto pensando d’affidarne la regia teatrale allo stesso Eisenstein, per cui c’erano tutti i presupposti perché l’accoppiata vincente si replicasse anche stavolta e così fu!

L’ambiziosissimo progetto era previsto inizialmente in 3 parti, delle quali soltanto le prime due vennero realizzate, “Ivan Grozny” e “La congiura dei boiardi”. La prima parte fu terminata di girare nel ’44. Prokofiev, appassionato di tecnologie relative alla riproduzione sonora, soprattutto dopo il suo soggiorno hollywoodiano degli anni ’30, nonostante la maggiore arretratezza di quella sovietica, operò a stretto contatto col tecnico del suono, impartendogli precise istruzioni volte all’ottenimento di particolari effetti sonori. Uscita nelle sale nel gennaio del ’45, ottenne il premio Stalin l’anno successivo.

In quello stesso ’45, venne girata pure la seconda parte che conta alcune sequenze a colori, ma questa volta il compositore non potè presenziare alla sua realizzazione, a causa di una gravissima malattia, scrivendone comunque le musiche, pur se assai più brevi di quelle della parte precedente e limitandosi a mandare, dal letto dì degenza, accurati memorandum al regista ed al tecnico del suono.

Questa seconda parte, inizialmente ben accolta dalla commissione nel ’46, venne successivamente stroncata per ordine dello stesso despota, tant’è che approderà in sala soltanto nel ’58, 10 anni dopo la morte di Eisenstein e 5 dopo quelle di Prokofiev e di Stalin, avvenute nel medesimo anno, a poche ore di distanza l’una dall’altra.

Nel frattempo si era cominciato a girare alcune scene relative alla terza parte, così come Prokofiev ne stava già creando le relative musiche, sennonché tutto il materiale girato venne distrutto e quindi nulla è sopravvissuto, quanto alle musiche, si suppone siano state successivamente riutilizzate per altre composizioni (secondo lo scrivente, una di queste potrebbe essere il balletto “La favola del fiore di pietra”). Anche il ventilato piano di revisione della seconda parte non si concretizzò, per cui, con la morte del carissimo amico Eisenstein, avvenuta l’11 febbraio ’48, che gli causò un’infarto, Prokofiev considerò definitivamente chiusa la sua esperienza cinematografica, nè tantomeno se la senti di rielaborarne le musiche per la sala da concerto, contrariamente a quanto avvenuto per l’Alexander Nevski.

A fare tutto ciò, ovvero a trasformarle in un oratorio per voce recitante, basso, soprano, coro misto, coro di voci bianche ed orchestra, fu colui che ne aveva diretto la colonna sonora originale, Abraham Stasevic, ed in questa forma sono state principalmente conosciute in tutto il mondo, per parecchio tempo. Ma rispetto alle musiche originali, questo arrangiamento, pur bellissimo, ne altera non poco il carattere generale, risultando assai più monotonamente martellante, qualora lo si paragoni alla maggior varietà espressiva della stesura iniziale dell’autore.

E quanto al film, bisogna dire che la seconda parte, nel confronto alla più accademica prima, risulta assai più anomala e meno canonica quanto a svolgimento nel suo evidenziare i lati più oscuri del protagonista, così come nel tratteggiarne le debolezze e le fragilità, oltretutto dipingendo i componenti della guardia Imperiale come un branco di debosciati ubriaconi. Alla fine, più dramma psicologico che film storico in senso stretto!

In epoca più recente ne sono state recuperate le musiche originali, sulla base della partitura e di alcune trascrizioni per pianoforte ma con indicazioni per la strumentazione, comprendendo anche i corali della tradizione ortodossa utilizzati nella pellicola. Nelle prossime due puntate della presente trasmissione, verrà mandata in onda la prima registrazione assoluta delle musiche originali (la prima parte, “Ivan Grozny”, in onda giovedì 20 luglio, la seconda parte, “La congiura dei boiardi”, in onda giovedì 27 luglio), avvenuta a Mosca nel ’98, in cui però si tiene conto dei tagli e delle alterazioni introdotte successivamente dal compositore nel corso della lavorazione del film, col contralto Irina Chistjakova, il basso Dmitri Stepanovic, il Coro della Cappella di Stato Yurlov (maestro del coro Stanislav Guseev), il Coro di Voci Bianche Vesna (maestro del coro Alexander Ponomarev) e l’Orchestra Sinfonica Ciaikovski diretta da Vladimir Fedoseyev, incisione uscita in disco nel 2000, per la casa discografica inglese Nimbus.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-