Ovvero il destino d’un fondatore. Un paio d’anni prima della morte e precisamente nel 1935, il compositore francese Albert Roussel (1869-1937), nel giro d’un paio di mesi, crea, su suggerimento del direttore d’orchestra Hermann Scherchen, un nuovo balletto in un atto, per coro ed orchestra, “Aeneas”, op.54, su libretto del poeta belga Joseph Weterings e dedicato alla memoria del banchiere, mecenate, melomane e critico musicale Henry LeBoeuf, deceduto in quell’anno. La prima, diretta dallo stesso Scherchen, si ebbe il 31 luglio, con le coreografie di Leonid Katchurovski, nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Bruxelles.

Partitura in 9 quadri, al contempo grandiosa ed austera, dai ritmi taglienti, singolare negli interventi corali, sia cantati che recitati (intesi come provenienti da una sorta di grande organo a respirazione umana), sensuale ed intensa nel suo dipanarsi, ma anche con tratti ascetici e scabri, termina con un inno corale inneggiante al popolo romano ed al suo fondatore, Enea, costituendo nell’insieme l’apice dell’evoluzione creativa del suo autore.

La prima italiana si ebbe al Teatro di San Carlo a Napoli, il 19 gennaio del ’37, diretta da Franco Capuana, con le coreografie di Aurel Milloss ed i costumi e le scenografie di Mario Cito Filomarino. Nelle parti principali, lo stesso Milloss come Enea, Gallizia Bianca come Didone, oltre a Mariuccia Galleani ed Oreste Faraboni. Nota a margine, figuriamoci se il fascismo, col suo culto della romanità, se lo poteva lasciar sfuggire un titolo simile!

Questa musica, in onda nella puntata di giovedì 1 dicembre, della quale esistono a tutt’oggi soltanto un paio di edizioni discografiche, viene proposta nella prima di esse, registrata nel ’69, dal Coro e dall’Orchestra Nazionale dell’ORTF, diretti da Jean Martinon, uscita in disco nel ’70 per la Erato Disques e ristampata in cd nel 2003 dalla Warner Classics France.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-