Giovedì 11 luglio, dalle 18 alle 20, i Giardini di Villa Cassarini ospiteranno l’iniziativa “Dieci domande ai Centri Antiviolenza e ai Centri per Uomini Autori di Violenza. Li conosci? Sai come lavorano?”. L’incontro, parte della rassegna “La grande disuguaglianza“, è pensato per far conoscere al pubblico le attività e le azioni svolte dai Centri per contrastare la violenza di genere e supportare le vittime.

Piano per l’Uguaglianza, l’incontro in cui i centri antiviolenza si raccontano

Il Piano per l’Uguaglianza della Città Metropolitana di Bologna presenta il lavoro svolto. All’interno delle diverse azioni messe in campo troviamo interventi sul lavoro pagato e quello non pagato, come le iniziative “Mamma Rimane al Lavoro”, “Osare la Parità-Scommetti che ce la fai”, e “WOW-azioni di sostegno all’imprenditoria femminile” per supportare chi è più a rischio di uscire dal mondo del lavoro.
Le azioni cercano anche collaborazioni e alleanze in Europa ed è per questo che la Città Metropolitana di Bologna partecipa a cinque progetti europei come partner o sostenitrice.

Un capitolo importante del Piano è il contrasto alla violenza su donne e minori e allo scopo sono stati creati due nuovi protocolli per l’autonomia lavorativa e abitativa delle donne vittime di violenza.
Per approfondire il tema, però, è stato immaginato un incontro di presentazione dei centri antiviolenza del nostro territorio. Durante l’incontro ai Giardini di Villa Cassarini, i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere meglio il lavoro dei Centri Antiviolenza e dei Centri per Uomini Autori di Violenza, esplorando le metodologie adottate e le storie di chi vi lavora e di chi ne ha beneficiato. Un’occasione per comprendere le dinamiche della violenza di genere e le strategie messe in atto per combatterla e sostenere le vittime.

«Bologna ha una carta di identità di tutto rispetto – afferma ai nostri microfoni Simona Lembi, responsabile del Piano per l’Uguaglianza della Città Metropolitana – Sei centri antiviolenza, tre centri per uomini autori di violenza, riuniti dentro un accordo metropolitano che è un unicum e i finanziamenti arrivano da tutti i 55 Comuni del territorio».
L’incontro dell’11 luglio, rivolto a chiunque, vuole restituire alla cittadinanza la consapevolezza che il nostro territorio può contare su questi centri, che Lembi definisce «presìdi di uguaglianza e di sicurezza».

Per l’evento è gradita iscrizione a questo link.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONA LEMBI: