Razzismo, xenofobia, nazionalismo, suprematismo, sovranismo. Dovrebbero bastare le tante definizioni per capire che le forme che assumono l’ostilità o l’odio nei confronti degli stranieri sono molteplici e in costante evoluzione. Di pari passo, anzi un passo avanti dovrebbero marciare le strategie dell’antirazzismo per contrastare questi fenomeni.
È un po’ questa la riflessione che sta dietro a “Antirazzismo ieri, oggi e domani. Generazioni a confronto“, un evento inserito nel programma del Terra di Tutti Film Festival (Ttff).

Antirazzismo di ieri e di oggi, le generazioni a confronto al Ttff

Il prossimo 8 ottobre, alle 11.00 nella Sala Das di via del Porto 11/2 saranno proprio attiviste e attivisti dell’antirazzismo di diverse generazioni a confrontarsi su come approcciare il problema e le sue evoluzioni.
«Un confronto storico e generazionale sulla lotta al razzismo di ieri e di oggi prova a capire quali strumenti e approcci siano stati superati dalla storia e quali siano quelli nuovi da dispiegare per contrastare discriminazioni e stereotipi», si legge nella descrizione dell’evento, che vedrà la partecipazione dell’attivista e autrice Lucia Ghebreghiorges, dello scrittore Tahar Lamri, dell’attivista e ricercatrice Marie Moise, della scrittrice Djarah Kan e di Udo Enwereuzor, Senior Policy Adviser Migration Minorities and Rights of Citizenship di Cospe, moderati dalla giornalista Sabika Shah Povia.

«Negli ultimi anni abbiamo visto un rinascere non solo del razzismo, ma anche di una reazione di sensibilità contraria, di impegno forte – osserva ai nostri microfoni Enwereuzor – Vedere come il razzismo si manifesta in contesti diversi, tra cui l’Italia di oggi, richiede di capire come si è manifestato in passato».
L’esponente di Cospe sottolinea come sia necessario anticipare il razzismo per riuscire a contrastarlo. «In parecchi momenti si è rincorso – sottolinea – si è stati reattivi, mentre oggi bisogna essere proattivi».

ASCOLTA L’INTERVISTA A UDO ENWEREUZOR: