Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto dall’Unione Sindacale di Base. A Bologna fermi 24h autobus e treni T-per. Tra le rivendicazioni no alla privatizzazione dei servizi e diritto garantito all’occupazione, al reddito e alla casa.
Venerdì 24 gennaio sarà giorno di protesta per gli addetti al trasporto pubblico locale su gomma e su rotaia (treni T-Per). Lo sciopero, indetto a livello nazionale dall’Unione Sindacale di Base in opposizione alla privatizzazione del settore, durerà tutta la giornata. Contestualmente un corteo si ritroverà alle 8.30 sotto la sede T-Per in via Saliceto per poi dirigersi verso il palazzo della Regione, dove sarà organizzato un presidio permanente; dalle 17.00 assemblea pubblica sul diritto al reddito e all’abitare. Tra Sabato 25 e Domenica 26 invece sciopero del trasporto regionale di Trenitalia contro la messa a gara del servizio.
“Questi processi non comportano solo effetti devastanti sui lavoratori – spiega Valentina Delussu di Usb Bologna – ma comportano effetti devastanti sugli stessi utenti, in termini di soppressione delle linee, aumento del prezzo dei biglietti. Come abbiamo visto anche qui con T-Per”.
Le tematiche che l’Usb porta in campo vanno a contestare tutta la politica di privatizzazioni condotta dalle istituzioni nazionali e regionali. “I tamponi della cassa integrazione sono appunto tamponi – dice ancora Delussu – noi avevamo fatto presente a suo tempo in Regione che questa politica non avrebbe portato occupazione, di fatto i soldi per la cassa integrazione sono finiti e la disoccupazione è aumentata. Noi chiediamo invece un intervento serio, un piano che crei effettivamente occupazione e che garantisca un minimo di reddito per tutti”.
Riguardo alla clausola sociale firmata recentemente in Regione con Cigl, Cisl e Uil: “Clausola che non garantisce niente, a differenza di quanto proclamato da sindacati firmatari e Regione”. “I contratti come la residenza di servizio, i salari e quant’altro vengono mantenuti solamente fino al momento dell’arrivo della nuova azienda; dopodichè tutto potrà essere messo in discussione.”
Difesa del diritto all’occupazione quindi, ma anche del diritto al reddito a all’abitazione. Al corteo parteciperanno infatti anche Asia, contro l’emergenza sfratti e la scarsità di alloggi popolari, e rappresentanti dei lavoratori di Sda e Tnt, sfruttati come manodopera gratuita da un sistema di sub-sub-appalti.
Pietro Gallina