L’assemblea di Sinistra Ecologia e Libertà ha visto l’approvazione del documento presentato da Nichi Vendola, con 10 astenuti. Quella di Vendola è più una sfida che una sfiducia al premier Renzi. Per Alessia Petraglia, senatrice Sel, agli slogan contro l’austerity devono seguire i fatti.

Sinistra Ecologia e Libertà, superati i malumori seguiti alla scelta di Barbara Spinelli di tenersi il seggio all’europarlamento, che ha lasciato in Italia il vendoliano Marco Furfaro, sembra avere ritrovato una certa compattezza. O almeno così sembra dopo l’approvazione, sabato in assemblea, del documento presentato dal segretario Nichi Vendola, passato con una larga maggioranza appena temperata dalle dieci astensioni registrate.

Il documento era più che altro una sfida di Sel, che rivendica la sua appartenza al progetto Tsipras, al premier Matteo Renzi. In sostanza Vendola chiede a Renzi di abbandonare gli slogan contro le politiche d’austerity e spostare a sinistra l’esecutivo. E’ evidente, e non sottintesa, la richiesta dell’abbandono delle larghe intese nella maggioranza.

Il rischio, reso ancora più forte dall’apertura di Grillo e Casaleggio sulla legge elettorale, è che nel paese del partito nazione, dove tutti si affrettano a riconoscere l’investitura popolare ricevuta da Renzi alle Europee, la sinistra italiana sia la sola messa ai margini del tavolo delle riforme.

“In un paese nel quale si fa politica per slogan, rischiamo di restare da parte nelle riforme -ammette Alessia Petraglia, senatrice di Sel– ma le riforme necessitano di un confronto. Chi non è d’accordo non può essere tacciato di conservatorismo. Il governo non può pensare di imporre la propria visione negandosi al confronto.”

Petraglia racconta senza giri di parole la parabola del partito di Vendola. “Non puntiamo a confluire nel Pd, né a creare una sinistra identitaria minoritaria. Stiamo scegliendo di praticare quella che viene definita la terra di mezzo, che è la più difficile. L’obiettivo -conclude Petraglia- è ricostruire e ritrovare uno spazio pubblico in Italia per la sinistra.”