Nonostante la scuola sia stata pesantemente danneggiata dalla pandemia negli ultimi due anni accademici, a settembre le dotazioni di organico non verranno incrementate. Al momento sembra che anche il cosiddetto “organico Covid” non venga confermato, lasciando gli istituti scolastici a dover fronteggiare i problemi strutturali di sempre, che come effetto hanno un peggioramento della didattica.
Per queste ragioni un gruppo di insegnanti dell’IC5, che riunisce tre scuole primarie bolognesi, si darà appuntamento mercoledì 16 giugno alle 15.00 davanti all’Ufficio Scolastico di via de’ Castagnoli.

Il sit-in per l’organico del tempo pieno

«Siamo partiti dalle richieste delle nostre tre scuole all’Ufficio Scolastico e al Ministero per l’organico – racconta ai nostri microfoni Gianluca Gabrielli, uno degli insegnanti che ha promosso l’iniziativa – Le nostre scuole aprono molte ore per il tempo pieno, ma l’organico non è sufficiente e non si riescono a fare compresenze o le aperture in alcuni casi sono addirittura date in appalto a cooperative. Eppure l’apertura scolastica è molto importante per le famiglie, specie in questo periodo di pandemia».
Sul tema due mesi fa gli insegnanti avevano già lanciato un appello che è rimasto inascoltato. Di qui l’idea di mobilitarsi, a cominciare dal sit-in di mercoledì prossimo.

«L’aumento dell’organico non è stato dato, ma non solo alla nostra scuola: a nessuna scuola in Italia», sottolinea Gabrielli. La mobilitazione partita dall’IC5, infatti, ha l’obiettivo di allargarsi almeno alle altre scuole bolognesi.
Nel Recovery Plan, del resto, le risorse destinate alla scuola non finiranno per incrementare l’organico, ma a fantomatici progetti che attengono alla tecnologia o all’imprenditorialità. Le scuole, però, devono fronteggiare problematiche assai più prosaiche, come la qualità dell’istruzione e il rispetto delle norme sanitarie per contrastare la pandemia.

«A settembre la situazione del tempo pieno sarà molto faticosa – pronostica l’insegnante – Quest’anno ce la siamo cavata perché c’è stata l’assegnazione dell’organico Covid che ci ha dato una mano per le supplenze e le situazioni di difficoltà nelle classi. Però questo organico non viene confermato e per ora non si sa niente».
Alla riapertura dell’anno scolastico, quindi, la situazione potrebbe essere considerata meno emergenziale dell’anno passato, quindi con meno interventi di tipo emergenziale e con nessun intervento di tipo strutturale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIANLUCA GABRIELLI: