Grande partecipazione per lo sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base. Manifestazioni in oltre 100 città. A Roma il discorso di Susanna Camusso. A Bologna tre cortei Cgil con comizio conclusivo in piazza Maggiore e la “via crisis” dell’Unione Sindacale di Base.

11.40 La Chiesa nel mirino di Usb
“Chiesa: paga l’Ici”. E’ lo striscione appeso alle colonne della cattedrale di San Pietro a Bologna dall’Usb.
Il corteo, aperto dallo striscione “Cancellare il debito, conquistare reddito e diritti”, si è fermato di fronte alla Cattedrale di San Pietro per chiedere alla Chiesa di iniziare a pagare l’Ici. Fonte: Dire

11.30 L’altolà di Gruppi
Nel suo comizio conclusivo, il segretario bolognese della Cgil Danilo Gruppi mette in guardia gli industriali sulla libertà di licenziamento. Se appoggeranno la deroga all’articolo 18, sancita dall’articolo 8 della manovra, i lavoratori faranno la guerra “fabbrica per fabbrica”.

11.19 Il Pcl in piazza
Michele Terra del Partito Comunista dei Lavoratori sostiene che i lavoratori sono perfettamente consapevoli dei motivi che hanno portato a questa crisi e della necessità di lottare. I punti peggiori della manovra, secondo l’esponente comunista, sono l’attacco ai lavoratori dipendenti e il taglio ai servizi pubblici.

11.10 Usb e la “via crisis”
Ai nostri microfoni, Massimo Betti dell’Usb ricorda che questa manovra è figlia del “partito dei banchieri” europei. Il sindacato di base ha quasi terminato la sua “via crisis” portando solidarietà al popolo greco (tappa davanti al consolato), rabbia verso il governo (tappa davanti alla Prefettura) e padroni (tappa davanti Unindustria).

11.05 Cominciano i comizi conclusivi
In una piazza Maggiore gremita sono cominciati i comizi conclusivi. Sul palco esponenti partigiani dell’Anpi.

10.50 Atmosfera di soddisfazione
Numeri ufficiali non ce ne sono, ma tra i dirigenti della Cgil c’è grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero e della manifestazione. Dopo la trepidazione dell’inizio, quando la pioggia faceva temere una scarsa partecipazione, i cortei si sono man mano gonfiati di lavoratori e pensionati… e si è anche aperto il cielo.

10.40 Metalmeccanici in lotta
“Scioperare per non arretrare”. È questo il senso dello sciopero secondo un delegato sindacale della Magneti Marelli. Il tema senza dubbio più sentito in piazza è quello dell’articolo 18, cancellato dall’articolo 8 della manovra.

10.24 Assessori di Lotta e di Governo
L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Rizzo Nervo sostiene che sia giusto lottare perché è necessario farlo per poter governare.

10.21 Gli Enti Locali in piazza
Presenti nei cortei il presidente della Regione Vasco Errani, il sindaco di Bologna Virginio Merola e molti esponenti della Giunta del Comune di Bologna.

10.12 Il segretario Danilo Gruppi
“Siamo in uno dei crinali più delicati di questo Paese, stiamo andando rovina”. Non usa mezzi termini il segretario bolognese della Cgil commentando la situazione dell’Italia e rivendicando l’utilità dello sciopero. Gruppi esprime anche il rammarico per la mancanza di Cisl e Uil

9.50 Voci del pubblico impiego
Ai microfoni del nostro Filippo Piredda, alcuni lavoratori del pubblico impiego raccontano la situazione lavorativa difficile che stanno vivendo e il tagli ai servizi indotti dalla manovra. A Bologna chiuderà lo sportello InformaGiovani, che rimarrà solo nella versione online, ma senza operatori a dare informazioni.

Ore 9.40 Roma: i ribelli della Fiom
Nella manifestazione romana i metalmeccanici della Cgil reggono uno striscione che recita: “Ci volete schiavi, ci avrete ribelli”.

Ore 9.30 La sinistra extraparlamentare con l’Usb
Molti militanti ed esponenti di Rifondazione, Sinistra Critica e Partito Comunista dei Lavoratori hanno scelto il corteo dell’Unione Sindacale di Base per partecipare allo sciopero.

Ore 9.00 Piove, governo ladro
A Bologna il maltempo funesta la manifestazione per lo sciopero generale.