Evoca Group, la proprietà dello stabilimento Saga Coffee di Gaggio Montano che venerdì scorso ha comunicato la chiusura del sito produttivo sull’Appennino bolognese nel 2022, non ha intenzione di tornare sui suoi passi.
È andato male il tavolo in Regione, convocato per questo pomeriggio dopo l’annuncio-shock che mette in bilico l’occupazione di 222 persone, in prevalenza donne. A nulla sembra servita la mediazione dell’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Colla, che già dalle prime ore aveva rigettato la scelta del management di delocalizzare in Lombardia e Romania la produzione di Gaggio Montano.

Al tavolo sulla Saga Coffee la proprietà conferma la delocalizzazione

In mattina, prima del tavolo in Regione iniziato alle 15.00 e accompagnato da un presidio di lavoratrici e lavoratori nel piazzale di viale Aldo Moro, era stato il sottosegretario Davide Baruffi ad esplicitare la posizione della Giunta: «L’obiettivo della Regione è scongiurare immediatamente questa scelta, farla rientrare. E poi discutere con le regole e le modalità dei percorsi che abbiamo codificato all’interno del patto per il lavoro e per il clima», aveva detto.
Parole ancora più ferme erano state utilizzate dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, secondo cui Evoca Group «dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa».

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Nonostante le pressioni, la proprietà conferma la propria scelta, così come raccontato dall’assessore al Lavoro della Regione, Vincenzo Colla, dal tavolo in Viale Aldo Moro. Il tavolo in Regione, però, è stato aggiornato al 23 novembre, data entro la quale la proprietà si premurerà di verificare se ci sarà una soluzione industriale.

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