Quello che doveva essere un servizio televisivo di un videoreporter freelance dopo l’alluvione del maggio 2023, si trasforma in un viaggio attraverso terre, città, quartieri e vite colpite, infangate e franate nonché un percorso che porta all’incontro con gli scrittori Wu Ming, con militanti che popolano un ecosistema di lotte in Romagna e con abitanti dall’appenino Romagnolo fino alla bassa Romagna che cercano di elaborare delle contro letture e analisi dell’evento catastrofico e del territorio che lo ha accolto. È il documentario “Romagna Tropicale” di Pascal Bernhardt, che verrà proiettato al Cinema Modernissimo mercoledì 13 novembre.

“Romagna Tropicale”, il documentario che racconta la precarietà delle vite alluvionate

Nato da un percorso che l’ha portato dalla Francia a Genova, e da Genova a Bologna, il documentario “Romagna Tropicale” nasce dopo un’assemblea in piazza Nettuno in cui il regista Pascal Bernhardt si trova per caso, venendo a contatto con gli effetti dell’alluvione in Romagna e delle politiche di cementificazione della regione. Da lì decide di documentare l’accaduto e gli impatti sulla vita delle persone.
Il regista evidenzia quella che chiama «mala amministrazione» del posto, in particolare la spinta alla costruzione di grandi opere pubbliche, come centri commerciali e infrastrutture, che impattano sul riscaldamento globale e che vengono programmate in zone ad alto o medio rischio alluvionale.

Da un lato le mancanze delle istituzioni nella messa in sicurezza di fiumi e territori, prima e dopo l’alluvione, dall’altro gli ingranaggi di un modello di sviluppo clima alterante, incapace di fare un passo indietro per quanto riguarda la cementificazione di territori fragili. È su questo doppio binario intrecciato che si sviluppano le riflessioni di “Romagna Tropicale”, che hanno al centro le immagini delle persone che con l’evento estremo della crisi climatica hanno perso tutto.
«L’idea è anche quella di contrastare le narrazioni complottistiche che girano sui social in merito alla crisi climatica, come ad esempio che le alluvioni sono creati dai poteri occulti che vogliono mettere in ginocchio le economie fiorenti del nord del mondo», osserva Bernhardt ai nostri microfoni.

Il documentario è stato realizzato in due tempi. Il primo all’indomani del disastro e il secondo a otto mesi di distanza con l’incontro coi Wu Ming. Il film è un’autoproduzione e la distribuzione online è curata da Zalab e OpenDdb, che ospitano il lavoro sulle loro piattaforme. Per quanto riguarda le sale, invece, la diffusione avviene attraverso il passa parola e la connessione di reti.
Mercoledì 13 novembre, alle 20.30, “Romagna Tropicale” verrà proiettato al Cinema Modernissimo alla presenza del regista e dei Wu Ming.

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