Sciopero ed inizio della mobilitazione al magazzino di Mondo Convenienza di Calderara. I facchini protestano contro la sospensione di due lavoratori e contro lo sfruttamento delle cooperative che gestiscono l’appalto della società leader del settore mobile. Straordinari non pagati, addebiti illegittimi sugli stipendi, turni da 12 ore e lavoro settimanale senza giorno di riposo. La Filt Cgil convocata in Prefettura.

Sciopero logistica: Facchini di Mondo Convenienza chiedono più tutele

Lavorano 12 ore al giorno caricando e scaricando mobili, spesso lavorano anche la domenica senza riposo compensativo settimanale, non si vedono pagati gli straordinari e si vedono addebitati in busta paga alcuni danni di non chiara provenienza. Quando cambia la cooperativa che gestisce l’appalto, molti mantengono un contratto di apprendistato nonostante lavorino da molti anni.
Sono i facchini che lavorano del magazzino a Calderara di Reno di Mondo Convenienza, l’azienda di arredamento leader a livello regionale, che oggi hanno iniziato una mobilitazione perché stanchi della loro condizione di lavoro e delle continue vessazioni che subiscono.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sospensione, per ora solo verbale, di due lavoratori, che si sono rivolti alla Filt Cgil. Oggi dunque, il centinaio di lavoratori del magazzino, prevalentemente di origine rumena e moldava, ha deciso di scioperare.
“L’azienda ci ha convocati per il 30 gennaio tramite il proprio avvocato – spiega ai nostri microfoni Susanna Sandri della Filt Cgil – ma non ci ha promesso nulla”. In compenso, dopo l’inizio dell’agitazione è stata la Prefettura a convocare i sindacati. L’incontro dovrebbe svolgersi alle 15.30 di questo pomeriggio.

I lavoratori chiedono il rispetto del contratto di lavoro nazionale e il ripristino dei loro diritti che, di appalto in appalto, vengono progressivamente smantellati.
Il lavoro che svolgono, la consegna a domicilio e il montaggio dei mobili acquistati dai clienti, è particolarmente pesante e soggetto ad infortuni e a malattie professionali.
Pessime condizioni lavorative e mancato rispetto dei diritti contrattuali sono condizioni tipiche nel settore della logistica, specialmente in rami d’azienda appaltati a cooperative.