L’Associazione Orlando e Cisda (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afgane) promuovono un incontro per discutere dei diritti negati alle donne e delle rivendicazioni possibili alla luce del diritto internazionale. L’appuntamento è per le 9.30 di domani, sabato 29 febbraio, in Sala Anziani a Palazzo D’Accursio e avrà al centro il riconoscimento dell’apartheid di genere, quindi non solo razziale, nel diritto internazionale, in particolare per le donne afghane.
Apartheid di genere, un incontro per il riconoscimento nel diritto internazionale
L’iniziativa, intitolata “Diritti negati alle donne e rivendicati alla luce del diritto internazionale: Afghanistan, Iran e Palestina”, vuole essere un momento di riflessione e azione di fronte alle violazioni sistematiche dei diritti delle donne in contesti di crisi e conflitto. Il tema centrale dell’incontro è rappresentato dall’apartheid, inteso non solo come discriminazione razziale, ma anche come oppressione di genere. Attraverso interventi di esperte e attiviste, verranno analizzati gli strumenti della legislazione internazionale e il loro impatto sulla tutela dei diritti delle donne.
Orlando aps, da anni impegnata nella costruzione di ponti di solidarietà con le donne delle aree più colpite da violazioni, sottolinea l’importanza di un dibattito che interseca diritto e impegno civile. In particolare, l’evento vuole supportare la campagna promossa da Cisda per il riconoscimento dell’Apartheid di Genere come crimine contro l’umanità. Questa forma di oppressione, che in Afghanistan assume dimensioni sistematiche e istituzionalizzate, non è ancora formalmente riconosciuta dai trattati internazionali, a differenza dell’apartheid razziale.
La discussione coinvolgerà voci autorevoli dal mondo accademico, giuridico e del giornalismo.
Ad aprire e coordinare l’incontro sarà Milena Schiavina, rappresentante dell’Associazione Orlando. Tra gli interventi previsti, spiccano quelli di Rita Monticelli, consigliera delegata del sindaco di Bologna per i Diritti Umani e il Dialogo Interreligioso, e di Barbara Spinelli, giurista esperta di diritto internazionale delle donne. A loro si uniranno Areen Mauddi, giurista palestinese attiva in Cisgiordania per la promozione dei diritti femminili, Zahra Toufigh, attivista iraniana per i diritti umani, e Marta Serafini, giornalista del Corriere della Sera.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MILENA SCHIAVINA: