Intervistato da The Festival’s Backpack Rancore si racconta: dalle battle a Sanremo passando per 4 album e un tour che lo vedrà sabato anche a Bologna.

Tarek Iuricich nasce a Roma da padre croato e madre egiziana, che sembra un po’ una citazione di Aldo Giovanni e Giacomo.

Sotto lo pseudonimo di Rancore, inizia a fare rap da giovanissimo e a 16 anni, nel 2006, pubblica il suo primo disco, Segui me.

Fino al 2011 fa concerti, battle e collaborazioni. Tra il 2011 e il 2012 pubblica 2 album: Elettrico e Silenzio.

Per l’album successivo bisogna aspettare sei anni, perché è solo nel 2018 che pubblica l’album Musica per Bambini che sta portando in giro per l’Italia e che sabato 9 marzo presenterà anche all’Estragon di Bologna.

Rancore ci racconta di aver iniziato a scrivere l’album in un momento di difficoltà personale, immaginando di rivolgersi ad un bambino, quel bambino privo di preconcetti che è dentro ognuno di noi.

Ci racconta anche della collaborazione con Daniele Silvestri per il brano Argentovivo presentato nell’ultima edizione di Sanremo.La collaborazione è nata quasi per caso“, dice, “ne sono stato molto felice anche se ho saputo solo un mese prima che sarei salito sul palco dell’Ariston. Quando ho visto di cosa parlava Argentovivo ho pensato che era un pezzo che si sposava benissimo col mio ultimo lavoro.”

Ma Sanremo per Tarek non è che un piccolo passaggio, lui rimane il rapper che si è scelto lo pseudonimo per “fare brutto” nelle battle e anche se qualcuno definisce il suo stile di rap come musica “alta”, lui non vede questa distinzione.

ASCOLTA L’INTERVISTA A TAREK: