Mantenere monitorata nel tempo la salute dei vasi sanguigni è fondamentale per prevenire patologie cardiovascolari che rappresentano una delle principali cause di mortalità nel nostro paese. Arterie e vene sane assicurano un corretto apporto di sangue, ossigeno e nutrienti a tutto il corpo, contribuendo al benessere di organi vitali come cuore, cervello e reni. Con il passare del tempo, o a causa di fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto, fumo e diabete, i vasi possono subire alterazioni che compromettono la circolazione sanguigna. Il monitoraggio regolare attraverso esami specifici come l’ecodoppler consente di individuare precocemente anomalie, quali restringimenti o occlusioni, permettendo interventi tempestivi per ridurre il rischio di complicanze gravi, come infarti o ictus.

Dopo aver visto in uno scorso articolo quali problemi possono insorgere nei vasi arteriosi del nostro corpo e come fare a prevenirli, ci concentriamo in questo articolo sui problemi che potrebbero affliggere le nostre vene.

Quando le vene si ammalano, la insufficienza venosa e la trombosi venosa

Si chiamano vene tutti quei vasi che hanno il compito di riportare al cuore il sangue proveniente dal corpo (vene sistemiche) e dai polmoni (vene polmonari). Le vene polmonari non sono visibili e sono protette all’interno del nostro torace, parleremo qui solo delle vene sistemiche, che sono anche quelle più di frequente colpite dalle patologie.
Le vene sono molto diverse dalle arterie, hanno una parete molto più sottile e il sangue scorre a una pressione nettamente inferiore, se le arterie possono essere paragonate a un torrente di montagna le vene sono un fiume di pianura, ampio e lento, che raccoglie dentro di sé grandi quantità di sangue.

Una altra caratteristica tipica delle vene sono le valvole venose. Nelle vene il sangue scorre a bassissima pressione, troppo bassa per riuscire a risalire al cuore dai piedi nei quali viene portato dalle arterie, per farcela deve affidarsi alle valvole venose e alla azione dei muscoli. Quando ci muoviamo i muscoli degli arti inferiori spremono le vene delle gambe, spingendo il sangue a muoversi e le valvole presenti in queste vene, fanno si che il flusso del sangue avvenga in una sola direzione, dalla periferia al cuore e non viceversa.

Le patologie più comuni delle vene avvengono proprio alle gambe, per il continuo peso del sangue a bassa pressione che fatica a tornare al cuore e che nel tempo può creare danni alle pareti delle vene o alle loro valvole.
Quando il sangue fatica a ritornare dagli arti inferiori al cuore si parla di insufficienza venosa degli arti inferiori e si può manifestare con comparsa di sensazione di pesantezza e gonfiore alle gambe dopo lunghi periodi trascorsi in piedi, crampi notturni al polpaccio, formicolii o prurito.
Se l’insufficienza si protrae nel tempo si possono avere:
 – Danni alle pareti delle vene con comparsa di vene varicose
 – Ristagno del sangue negli arti inferiori con possibile comparsa di ulcere venose e/o di trombosi venose

La trombosi venosa quando compare è una malattia grave, che può portare a complicanze serie come l’embolia polmonare. Un problema della trombosi venosa è che quando insorge causa pochi sintomi come dolore simile a un crampo, calore e gonfiore della gamba colpita che spesso passano inosservati.

Monitorare la salute delle tue vene, l’ecocolordoppler degli arti inferiori

L’ecocolordoppler è un esame non invasivo che, in una unica sonda ecografica, combina due metodiche diverse tra loro ma complementari.
– L’ecografia – Permette di visualizzare con grande dettaglio le vene, misurandone la dimensione, lo spessore, eventuali problemi alle valvole e dilatazioni della loro parete.
– L’ecocolordoppler – Sfrutta l’effetto Doppler per mostrare, al medico che sta eseguendo l’esame, la velocità e la direzione del flusso sanguigno all’interno della vena in studio.

L’uso combinato di queste tecniche permette di avere un quadro completo della salute della vena in esame, permette inoltre di identificare eventuali trombi che si fossero formati al suo interno, ostruendola.

Per coloro che necessitassero di sottoporsi a un ecocolordoppler a bologna come ecocolordoppler venoso degli arti inferiorii, segnaliamo la possibilità di rivolgersi al Poliambulatorio Descovich, collocato in centro a Bologna in Via del Rondone 1, vicino a porta Lame.
Il poliambulatorio, aperto dagli anni ’60 e realtà consolidata nella sanità bolognese, permette di eseguire ecocolordoppler venosi degli arti inferiori utilizzando strumentazioni di ultima generazione e personale specializzato.
L’angiologo (specialista dei vasi sanguigni) del poliambulatorio Descovich inoltre, lavora a stretto contatto con il cardiologo per fornire al paziente un quadro completo sullo stato della patologia.
L’accesso al poliambulatorio può avvenire sia privatamente che in regime di convenzione con il sistema sanitario nazionale.