Torna, per la nona edizione, l’iniziativa didattica “Pazzi di Jazz” in numerose scuole di ogni ordine e grado di Ravenna dal 30 marzo al 9 maggio. L’obiettivo sarà quello di avvicinare le giovanissime generazioni a questa forma d’arte coinvolgendole in incontri e laboratori condotti da grandi artisti quali Tommaso Vittorini, Francesco Martinelli, Alien Dee, Enrico Rava e Mauro Ottolini.

“Pazzi di Jazz” dedica a Chet Baker la sua nona edizione

Il tema principale di Pazzi di Jazz 2022 sarà la musica del trombettista e cantante americano Chet Baker, artista di riferimento per intere generazioni di jazzisti grazie al suo virtuosismo, la delicatezza del fraseggio sonoro, la vocazione melodica e la capacità di creare pura poesia con la tromba e la sua voce. La musica e la storia di Baker verranno presentate ai ragazzi lungo un percorso formativo che terminerà il 9 maggio con il concerto finale “My Funny Valentine” presso il Teatro Alighieri, diretto dal maestro Tommaso Vittorini. Sul palco si esibiranno gli allievi delle scuole ravennati e l’organico sarà composto dai ragazzi dell’Orchestra dei Giovani, l’Orchestra Don Minzoni, il coro Swing Kids delle scuole primarie e il coro Teen Voices che riunirà studenti provenienti da vari istituti. Vittorini ha curato appositamente gli arrangiamenti di celebri brani del repertorio di Baker per semplificare il lavoro e permettere ai ragazzi che suonano e cantano da non molto tempo di interpretarli. Enrico Rava, Mauro Ottolini e Alien Dee parteciperanno in veste di solisti.

I giovani studenti entreranno nell’affascinante mondo del jazz seguendo percorsi narrativi fatti di racconti, aneddoti, curiosità, filmati storici e temi musicali. La direttrice artistica Sandra Costantini sottolinea l’importanza di rivolgersi ai bambini e ragazzi poiché nella musica «ci sono tante suggestioni e connessioni con la vita di tutti i giorni, il jazz porta con sé dei valori assoluti che rendono migliori gli uomini, i cittadini, le società», «il jazz si presta moltissimo ad essere presentato ai bambini». Inoltre, la Costantini afferma che «tutti gli artisti che si sono fatti coinvolgere sono soddisfatti di questa relazione con i bambini, con i ragazzi giovani. È un mondo di spontaneità, di scambio perché i grandi artisti imparano dai bambini, non è vero solo il contrario». La musica pone tutti allo stesso livello senza discriminazioni, si presta ad un dialogo reciproco in cui è importante ascoltare l’altro per poter suonare ed entrare in sintonia: questo è quello che si vuole comunicare principalmente agli allievi.

Il progetto, nato nel 2014, è organizzato da Jazz Network con il sostegno del comune di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. L’iniziativa è gratuita per le scuole e per il pubblico del concerto finale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SANDRA COSTANTINI: